Tra le cause del tumore al seno potrebbe esserci anche una dieta ricca di questi alimenti

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Il carcinoma mammario (più comunemente noto come tumore al seno) è la forma tumorale più diagnosticata tra le donne in Italia. Solo nel 2019, i nuovi casi registrati sono stati circa 53.000. Il 40% delle pazienti ha meno di 49 anni, il 35% ha tra i 50 e 69 anni, il 22% ha più di 70 anni. La medicina sta valutando le potenziali cause principali e studiando i possibili rimedi. Per farlo, un punto fondamentale sembrerebbe essere il legame tra tumore al seno e alimentazione.

Proprio su questo argomento verte un’importante ricerca, portata avanti dagli studiosi del Catalan Institute of Oncology di Barcellona. I ricercatori hanno studiato gli effetti di una dieta ricca di alimenti con alto potenziale infiammatorio sul rischio di carcinoma mammario. Di seguiti riportiamo quanto scoperto.

Tra le cause del tumore al seno potrebbe esserci anche una dieta ricca di questi alimenti

I ricercatori spagnoli, ben consapevoli delle connessioni tra alimentazione e rischio oncologico, hanno esaminato le conseguenze del cibo ad alto potenziale infiammatorio sulle donne. Gli studiosi hanno preso come riferimento un ampio campione, costituito da 318.686 membri, precedentemente catalogati nello studio “European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition”. Lo scopo dell’esame era osservare se il potenziale infiammatorio della dieta potesse essere possibile causa del carcinoma mammario.

A tal scopo, i ricercatori hanno valutato la dieta dei membri del campione e assegnato un punteggio in base al potenziale infiammatorio. Successivamente, hanno monitorato il campione per 14 anni, durante i quali hanno registrato 13.246 casi di cancro. Di questi, gran parte sembrava connesso a diete dall’alto potenziale infiammatorio.

Nesso indissolubile tra regime alimentare e tumore al seno 

Come anticipato, i ricercatori spagnoli hanno ipotizzato che una dieta ad altro potenziale infiammatorio potesse essere tra le cause del tumore al seno. Gli studiosi hanno diviso i regimi alimentari dei membri del campione in gruppi (quintili), ciascuno corrispondente a un punteggio, assegnato in base al potenziale infiammatorio. Dopo il monitoraggio, hanno osservato che le donne rientranti nel primo quintile avevano un rischio di cancro al seno sensibilmente maggiore di quelle rientranti nell’ultimo.

Nello specifico, ad ogni aumento del punteggio di potenziale infiammatorio sembrerebbe essere associato un aumento del 4% del rischio di carcinoma mammario. Il nesso tra dieta ad alto potenziale infiammatorio e rischio di carcinoma mammario sembrerebbe ancor più evidente nella fase della pre-menopausa.

La ricerca vuole mettere in guardia sulle conseguenze di una dieta non adeguata in ottica di prevenzione oncologica. Per informazioni più precise, è bene rivolgersi al medico di fiducia.

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