Sappiamo che esagerare a tavola può essere un rischio per il nostro organismo e non solo per il girovita. Un’alimentazione sbagliata può avere ripercussioni anche gravi sulla nostra salute. Quello che spesso dimentichiamo è che anche le abitudini che abbiamo quando ci alziamo da tavola possono influire negativamente o positivamente sul corpo. In particolare, i comportamenti che teniamo dopo cena. Una squadra di ricercatori statunitensi ha recentemente ultimato uno studio che lo testimonia. La ricerca, pubblicata sul “Journal of the American Heart Association”, evidenza i rischi del cosiddetto binge drinking. Tra i fattori di rischio per cuore e cervello ci sarebbe anche questa abitudine molto diffusa, che aumenta colesterolo e pressione sanguigna. Se a tanti il nome non dice nulla, scopriranno che si tratta di un’abitudine che, purtroppo, è sempre più popolare.
Tra i fattori di rischio per cuore e cervello ci sarebbe anche questa abitudine molto diffusa
Una ricerca pubblicata dal prestigioso “Journal of the American Heart Association” mette al bando il binge drinking. Questo è il nome con cui il Mondo chiama l’abitudine di bere 4 o 5 drink dopo cena, molto diffusa tra giovani e non. Il binge drinking, infatti, non darebbe problemi solo nell’immediato, ma se abitudinario aumenterebbe colesterolo, zuccheri e pressione del sangue. La conseguenza è un maggior rischio cerebrovascolare e cardiovascolare.
Per arrivare a dirlo, la ricerca ha preso un campione di 4.700 adulti, di età compresa tra 18 e 45 anni, e ha monitorato le abitudini alcoliche.
Gli studiosi hanno suddiviso il campione in 3 categorie: dai più avvezzi al binge drinking ai meno avvezzi.
Secondo i risultati ottenuti, chi rientrava nella prima categoria maturava maggiori rischi cardio e cerebrovascolari, traducibili soprattutto in rischio di infarto e ictus.
Piccole differenze tra uomini e donne
Un altro risultato raggiunto dalla ricerca mette in luce una leggera differenza nei rischi tra maschi e femmine. Tra i maschi, i grandi bevitori maturavano nel tempo un sensibile aumento di colesterolo e pressione sanguigna (l’ipertensione è il principale fattore di rischio cardiovascolare). Le femmine, invece, non avevano gravi ripercussioni in questi due campi. Tuttavia, era molto più frequente l’iperglicemia.
Secondo i ricercatori promotori dello studio, i risultati sono sufficienti per avviare una campagna informativa che allerti sulle conseguenze di questa abitudine. I soggetti più a rischio, in questo caso, sono proprio gli under 45, più avvezzi ad alzare il gomito senza controllo.
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