Tra contraddizioni giuridiche ed economiche: nuove misure restrittive e cosiddetti ristori

Governo

Il Governo ha finalmente deciso quali misure restrittive disporre per il periodo natalizio. In questo articolo ci poniamo alcuni interrogativi al riguardo.

Quali contraddizioni economiche rivela la politica del Governo per tentare di arginare i danni? Alcune misure non sono, peraltro, decisamente carenti, anche sotto il profilo giuridico? Hanno senso misure che non possono dar luogo ai necessari controlli?

Tra contraddizioni giuridiche ed economiche: nuove misure restrittive e cosiddetti ristori

Perché potremmo dire che l’impianto generale delle misure economiche, per tentare di arginare i danni economici, conseguenti a misure restrittive, è contraddittorio e dannoso?

Evidentemente, se si fanno assumere determinate misure agli imprenditori, come potrebbero essere separatori in plexiglass nei locali di ristorazione, si spendono dei soldi, nella speranza di poter continuare ad esercitare l’attività, sia pur con alcune restrizioni.

Invece la successiva chiusura, soprattutto durante feste, come quelle natalizie, comporta un doppio danno. Non solo i mancati introiti, che sarebbero derivati dall’esercizio delle attività. Ma anche le spese prima effettuate con quelle misure.

In alternativa, sarebbe stato opportuno che l’Esecutivo l’avesse invece detto a chiare lettere: guardate che non è garantito che, assumendo determinati protocolli di sicurezza, possiate tenere aperto.

Invece, cosa ha fatto il Governo? Ha sempre  detto che si prendevano certe misure, per non chiudere a Natale. Ma le cose non sono andate proprio in questa direzione, per usare un eufemismo.

I cosiddetti ristori

In teoria, i cosiddetti ristori dovrebbero servire per riparare i danni economici conseguenti alle misure restrittive. Ma anche su tale punto è notevole, si dovrebbe riconoscerlo, la distanza tra teoria e realtà. Un conto è avere ristori alla tedesca, come quelli predisposti dalla Merkel. Ben altro conto è ricevere i ristori all’italiana.

Il che significa che se il fatturato di un’azienda è x, e quell’x non si fattura, il vero ristoro sarebbe ricevere x. Invece così non è.

Lo ha ammesso lo stesso Conte in conferenza stampa, dedicata alla spiegazione delle misure.

Si tratta di alcune centinaia di milioni. E perché questo importo? Perché sono le risorse che, sono parole di Conte, sono riusciti a trovare.

Ebbene, direi che proprio non ci siamo. Le risorse dovevano essere pari al mancato fatturato.

Se poi non si riesce a darle, è perché si debbono rispettare gli assurdi vincoli europei, di quella UE che con una mano offre, e con l’altra toglie.

Ma tant’è. Su questo tema sono tornato molteplici volte, e rinvio pertanto ai relativi interventi.

Contraddizioni scientifiche

Purtroppo non sono solo contraddizioni economiche, a caratterizzare l’azione di Governo. Ma anche scientifiche.

A me pare abbastanza evidente, ad esempio, che se in una famiglia qualcuno è contagiato, anche se asintomatico, anche solo un membro di questa famiglia rischia di essere, a sua volta, contagiato. Pertanto che a casa di altri si rechino uno o più membri della stessa famiglia, non cambia di molto il rischio di chi riceve tali ospiti.

Che senso logico e scientifico, quindi, assume la misura di porre un limite numerico di due  persone, se di età superiore ai 14 anni?

A mio avviso un tentativo di coniugare tradizione delle feste e misure restrittive. Ma a quel punto era più logico o vietare le visite anche solo ad una persona o non vietarle affatto.

Certo, un pranzo o un cenone con più persone è maggiormente rischioso. Ma non è che il rischio lo elimini se poni questo tipo di limite numerico.

Contraddizioni giuridiche

È sicuramente vero che i controlli sull’osservanza delle misure si eseguono durante la circolazione. Ma è altrettanto vero, come ha richiamato lo stesso Conte, che i controlli al domicilio o residenza delle persone non si possono eseguire (a fronte di quanto espressamente affermano le disposizioni della Legge 689 del 1981).

Pertanto potrebbero crearsi assembramenti domiciliari. E ciò soprattutto nei casi di ospiti che si recano ognuno autonomamente e con mezzi propri. Anche membri di una stessa famiglia. Immaginiamo genitori anziani con figli con le proprie famiglie.

Ogni famiglia dei figli con due persone, oltre ai figli con non più di 14 anni, si reca a casa dei genitori. Se ogni famiglia si reca con un proprio autoveicolo, difficile che eventuali controlli stradali possano constatare una violazione alle norme sugli ospiti.

Conclusioni

A proposito di “Tra contraddizioni giuridiche ed economiche: impianto delle nuove misure restrittive e dei cosiddetti ristori” abbiamo esaminato alcune contraddizioni nell’impianto economico e giuridico delle ultime misure prese dal Governo.

Ma, a tale riguardo, dobbiamo anche constatare una dinamica in piena evoluzione, soprattutto a fronte delle ultime novità, relative ad una variante del virus, che pare essere particolarmente diffuso in Gran Bretagna, ma anche in altri Paesi. E con una contagiata scoperta anche in Italia.

Ma su questo torneremo in successivi articoli, evidenziando quello che potrebbe significare su vaccini, misure restrittive ed altri aspetti.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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