Tolleranza zero per le molestie sul lavoro

Senato

Il 12 gennaio 2021 Il Senato ha approvato il disegno dei legge di ratifica della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro. La Convenzione, era stata adottata a Ginevra nel 2019. L’iniziativa è partita dalla deputata Boldrini, la quale ha espresso la sua soddisfazione per la ratifica, ricordando che in Italia, una donna su due, subisce molestie sul posto di lavoro. Quindi, sembra volersi fare strada il concetto: “tolleranza zero per le molestie sul lavoro”. Nella parte iniziale della Convenzione, inoltre, ci si sofferma sul diritto ad un mondo del lavoro libero da violenza e molestie, comprese quelle di genere. Queste ultime, infatti, rappresentano una vera e propria violazione dei diritti umani e costituiscono una minaccia alle pari opportunità.

Si precisa, inoltre, che la violenza e le minacce compromettono la salute fisica, sessuale e psichica delle donne, nonché la loro dignità. Inoltre, arrecano loro pregiudizio nel loro ambiente sociale e familiare. Lo scopo della normativa, dunque, è anche quello di fare della violenza un motivo di allarme sociale, che si ha l’obbligo di denunciare a tutti i livelli.

Quindi, attori della lotta alla stessa, devono essere i datori di lavoro che non ne siano la causa. Nonché i sindacati e le istituzioni del mercato del lavoro.

Tutti, quindi, devono collaborare allo scopo di identificare, reagire e intervenire sulle conseguenze della violenza in genere, anche domestica.

Destinatari della tutela, inoltre, sono, indifferentemente, tutti coloro che lavorano, compresi i soggetti in formazione, i tirocinanti, gli apprendisti. Poi, sono: lavoratrici e lavoratori licenziati, i volontari, le persone alla ricerca di un impiego o che si candidano a un lavoro. Il tutto, sia nel settore pubblico che privato. Sul piano oggettivo, poi, la tutela è diretta a tutelare il “luogo di lavoro” inteso in senso lato e ampio, quindi anche tutte le situazione, occasioni e i luoghi con esso collegati.

Come combattere la violenza sul lavoro

“La tolleranza zero” per le molestie sul lavoro, come detto, deve esplicitarsi a 360 gradi. Anzitutto, si tratta di un comando rivolto agli Stati membri, che devono predisporre: attività educative e formative, strumenti d’ispezione. Inoltre, misure sanzionatorie e facilitare l’accesso alla giustizia e al risarcimento per le vittime. Quindi, gli Stati devono adoperarsi attraverso interventi normativi e organizzativi, volti a fronteggiare e combattere il fenomeno. Inoltre, si deve giocare anche di prevenzione, adottando misure adeguate a prevenire il fenomeno, attraverso opportune politiche aziendali, l’identificazione dei pericoli, l’erogazione d’informazioni sulle condotte violente e moleste. Inoltre, una delle parti più interessanti della Convenzione è quella in cui si impone di rendere effettiva la tutela.

Cosa intendiamo?

Come anticipato, affinché la tutela sia effettiva ed efficace, occorre che sussista un facile accesso a meccanismi di ricorso e di risarcimento. In altri termini, la effettività della tutela si deve garantire attraverso la garanzia di risarcimenti veloci ed esemplari, attraverso procedure di persecuzione dei responsabili che siano effettive. Non più denunce, quindi, senza alcun seguito ma soprattutto tutela effettiva e immediata, non appena si manifestano i sintomi e i pericoli della violenza.

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