Titolo azionario real estate sopravvalutato da evitare

vonovia

Nonostante sia uno dei titoli immobiliari migliori in termini di performance, gli indicatori segnalano di monitorare attentamente il titolo Vonovia (XETR:VNA).

Vonovia è una società real-estate tedesca che opera per lo più su immobili residenziali; il suo portafoglio è formato per la grande maggioranza di immobili situati nell’ex Germania Federale oltre alla capitale Berlino.

Ad oggi la società gestisce 3 aree di business ben definite:
– immobili residenziali;
– immobili commerciali;
– terreni non sviluppati.

Una società immobiliare con tanti debiti nonostante un buon bilancio

Nel triennio 2016 – 2018 l’andamento del titolo è stato crescente, al tal punto che il Gruppo è considerato una società ad altissima crescita, con una buona redditività ma abbastanza solida.

Nel triennio il bilancio comunque ha avuto una buona crescita:
– i ricavi sono aumentati del 16,42%
– il MOL (Ebitda) è cresciuto del 17,2%
– l’Ebit (risultato operativo) è rimasto stabile, + 0,66%
– mentre l’utile d’esercizio è calato del 4,38%.

E in questo caso vi sono stati i primi scricchiolii, tale da poter segnalare Vonovia come un titolo azionario real estate sopravvalutato da evitare per il prossimo anno.

Titolo per il 2020 da non puntare

Gli indicatori chiave hanno segnalato una serie di parametri che avvertono chiaramente sull’evitare il titolo:
1. Supervalutazione del titolo secondo il fair value, 104,5%;
2. P/E ratio superiore di poco più del doppio rispetto alla media del settore:
3. Previsione dei ricavi negativa, – 2,4%
4. ROE previsto nei prossimi 3 anni minore della media del settore, 7,9% vs 10,1%;
5. Crescita dell’ultimo anno decisamente negativa rispetto il settore, – 62,9% vs + 3,2%;
6. I debiti finanziari di breve e lungo termini non sono coperti.

È decisamente un titolo azionario real estate sopravvalutato da evitare.

Strategia operativa su Vonovia

Il prezzo ha chiuso venerdì 20 dicembre a quota 47,51€, vicino ai massimi storici. La tendenza è rialzista di breve, medio e lungo termine.

Possibili ritracciamenti solo in chiusura settimanale inferiore ai 45,77 con obiettivo primo a  41,68 e poi 33 (obiettivo di un ipotetico doppio massimo in formazione).

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