Titoli tecnologici a Wall Street che meritano attenzione

Titoli tecnologici a Wall Street

Il settore dei titoli tecnologici ha rappresentato simbolicamente quello che è stato il rally a Wall Street nella prima metà dell’anno. Un primo semestre che ha mostrato una forza incredibile, con rialzi anche oltre il 40% da fine 2018, cosa che ha generato ovviamente grossi guadagni per gli investitori che sono riusciti a cavalcare l’onda.

Wall Street e il rally del settore tecnologico

Come abbiamo detto il rally azionario del 2019 è stato sostanzialmente guidato dal comparto tech e probabilmente era una cosa che pochissimi si aspettavano. I principali indici americani hanno registrato tutti performance esaltanti, ma quello che ha avuto davvero grossi risultati è stato proprio il Nasdaq, l’indice dei titoli tecnologici. Proprio mentre stiamo scrivendo, il Nasdaq Composite si trova in area 8.207, ovvero 200 punti sopra il suo record storico degli 8.000 e un +27% da inizio anno. La variazione percentuale dell’indice è inferiore a quella di alcuni titoli che hanno registrato aumenti anche fino al 45%. In sostanza l’azionario americano è nel suo stato di grazia, cosa che forse non accadeva da quasi 20 anni.

Dati i presupposti potremmo individuare quei titoli tecnologi a Wall Street che ancora rimangono in un range di prezzo accessibile e che potrebbe favorire un buy. Vediamo quali sono.

Il competitor di PayPal: Square

L’azienda americana Square, Inc. Square (SQ), con sede a San Francisco in California, offre servizi finanziari di pagamento attraverso dispositivi. Quando si parla di e-commerce si parla di pagamenti digitali. I dati inducono a pensare che l’utente medio (soprattutto in alcune zone del mondo), sia ancora legato fortemente al pagamento in contanti. Square ha rappresentato in questo scenario un’innovazione e nello stesso tempo un ritorno. Innovazione per le metodologie usate e ritorno perché, con il suo Square Cash, non ha messo un paletto ai pagamenti in contanti. Anche il suo target sembra interessante, poiché variegato ma orientato ad una fascia d’età abbastanza bassa. Il titolo si trova in area 81$, inferiore ai 99$ di ottobre scorso e, seppur in controtendenza rispetto al listino tecnologico, potrebbe risultare appetibile.

Un titolo nell’ombra: Microchip Technology

Tra i titoli tecnologici a Wall Street che non fanno molto clamore vi è sicuramente Microchip Technology (MCHP). La società, con sede a Chandler in Arizona, produce semiconduttori e memorie EEPROM e non è proprio tra quelle società che si riconoscono dal marchio, in quanto sembra mantenere un profilo basso. Ma in realtà, forse, in tempi un po’ complicati per i mercati, essere fuori dalla portata della massa, potrebbe essere positivo.

Il titolo è abbastanza solido nel lungo periodo, anche perché l’azienda può vantare una diffusione e applicazione dei sui prodotti in contesti diversificati, come ad esempio automobili o elettrodomestici. Il grafico mostra un andamento non proprio lineare, ma nel complesso, in crescita rispetto ai valori di fine 2018. Attualmente si trova in area 92.90$ con un suo massimo annuale di inizio maggio di 100$ per azione.

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