Titoli e azioni italiane contro i mercati in calo

titoli e azioni

Esistono titoli e azioni italiane per proteggersi da mercati in calo?

Mercati sotto pressione anche oggi. Sembra proprio che sia in atto una tempesta con il Ftse Mib che perde anche quota 20.500 punti.

Titoli e azioni italiane per proteggersi da mercati in calo

Alla fine del 2018 c’è stata una forte correzione sui mercati azionari, correzione che ha però favorito un aumento dei dividendi a Piazza Affari. Ecco allora che si è andati in cerca di titoli e azioni italiane per proteggersi da mercati in calo. La logica è ovvio: in caso di difficoltà, il dividendo costituisce sempre un fattore di appetibiltà ulteriore. Soprattutto se si osserva un più generico calo dei rendimenti per quanto riguarda i titoli Governativi che, a inizio anno, confermavano nel taglio a 5 anni, una cedola interessante solo su Italia e Grecia rispettivamente  con +1,7% e +3,1%.

I migliori dividendi di Piazza Affari

Il Ftse Mib per i prossimi due anni potrebbe essere il migliore o, comunque sia, il più generoso grazie anche al fatto che il listino ha una forte componente di utility e finanziari. La media sul 2019 infatti, è di circa il 5% che diventa 5,3% nel 2020. Un aumento di non poco conto se si guarda al resto d’Europa dove non si va oltre il 4,2% e 4,5%.

Titoli e azioni da dividendo sul Ftse Mib

Guardando ai singoli titoli si può notare come il migliore previsto per il 2019 sia Intesa Sanpaolo con uno yield del 9,51%. A livello europeo, infatti, l’istituto di credito stacca anche concorrenti del calibro di Societe Generale (dividend yield 2019 sotto il 9%) e Unibail Rodamco Westfield, colosso mondiale del retail real estate, il cui rendimento non arriva che al 7,4%. Altro titolo interessante è Eni con una cedola del 5,63% anche se, a livello generale, per questo 2019 il miglior dividendo è di Fca con uno stacco straordinario del 9,82%. Ma gli azionisti non ci facciano l’abitudine. Il risultato è stato possibile solo grazie alla cessione di Magneti Marelli.

Una cedola, quella dell’ex Lingotto, che ha permesso, in via del tutto straordinaria, di scavalcare anche Azimut, da sempre titolo particolarmente generoso con uno yield all’8,7%.

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