Titoli e azioni: i rating degli analisti

Titoli e azioni i rating degli analisti

I mercati europei corrono. Ma nella seconda metà della giornata rallentano. Stesso trend per quanto riguarda le Borse Usa: i futures promettevano scintille ma dopo poco più di un’ora dall’apertura le quotazioni, sebbene sempre in positivo, hanno iniziato a perdere forza. In tutto questo giro di titoli e azioni quali sono i rating degli analisti?

Cosa comprare a Piazza Affari

Dopo aver dato uno sguardo al mercato italiano non si può fare a meno di notare che a zavorrare le speranze anche un rischioso nulla di fatto dall’Eurogruppo per quanto riguarda un piano coordinato a livello europeo contro la crisi da Covid. Per chi invece si volesse cimentare sul Ftse Mib, cosa comprare a Piazza Affari? Lunga è la lista degli acquisti di Banca Imi che vede di buon occhio Fca con un rating buy. Lo stesso giudizio viene dato a Generali (con target di 14,70 euro) e Leonardo. Buy anche per Telecom Italia (target a 0,62 euro).

Le azioni consigliate dagli analisti a Wall Street

Come detto, anche Wall Street non appare più lucida dopo l’apertura. Infatti se i listini maggiori avevano futures che registravano un vantaggio oltre il 3,5%, dopo il suono della campanella l’entusiasmo è calato. Adesso, qualche minuto dopo le 17 (ora italiana) l’S&P 500 non va oltre un comunque buon 1,6%, il Dow regge bene con +2,2% mentre il Nasdaq scende a 0,8%. In questo caso tra i titoli e le azioni di Wall Street, i rating degli analisti parlano di un Buy su Walt Disney Co. (NYSE:DIS)  confermato da CFRA anche se il target è stato tagliato a $ 120 dai precedenti $ 160. Overweight su Activision Blizzard Inc. da parte di Wells Fargo con un obiettivo di prezzo di $ 75.

Gli eventi più importanti nel calendario economico

Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati.

Tra gli appuntamenti macro di oggi sono da citare i dati italiani delle vendite al dettaglio di febbraio (+5,7% anno su anno contro il precedente 1,5%) e quelli sulla produzione industriale di febbraio della Germania crollata a 0,3% contro il precedente 3,2%. Domani, invece, l’attesa maggiore sarà per i dati sulle scorte settimanali di petrolio statunitense.

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