Titoli e azioni da preferire a Wall Street

Titoli e azioni

Dopo la pubblicazione di un Pil Usa superiore alle attese ecco quali titoli e azioni preferire a Wall Street.

Dopo la pubblicazione degli utili nell’ultima tornata delle trimestrali, è riemerso un più ampio e generale ottimismo sull’economia Usa.

Recessione? Passata prima ancora di iniziare

Anzi, per essere precisi, la tanto temuta recessione negli Stati Uniti potrebbe essere finita prima ancora di iniziare. I profitti societari erano infatti previsti in calo nel primo trimestre. Ma tra Amazon, Facebook ed altri grandi nomi, le previsioni sono notevolmente cambiate. Previsioni per un’economia che appare ben più in salute di quanto si pensi.

La view di Credit Suisse

Da Credit Suisse ricordano che all’inizio della stagione degli utili del primo trimestre gli analisti di Wall Street si aspettavano un calo del 2,5% dei profitti per azione. Alla fine di questa settimana, invece, le previsioni si erano spostate verso un sentimento ben più positivo. Tradotto in numeri: i profitti S&P 500 aumenteranno probabilmente dal 2,5% al ​​3%. A tutto vantaggio degli indici (ai massimi o comunque con rialzi a doppia cifra dall’inizio dell’anno) e dell’azionario in generale. Una previsione che nasce dal fatto che ormai oltre la metà delle società hanno presentato i propri conti e molte di loro hanno superato le attese.

Quali titoli e azioni preferire

Ma alla luce di tutto questo, quali azioni e titoli preferire? Un suggerimento arriva da Margaret Patel, manager del fondo Diversified Capital Builder di Wells Fargo Asset Management che consiglia un approccio molto più flessibile. Il fondo, infatti, seppur guardi con fiducia a settori come la tecnologia preferisce comunque ampliare la propria presenza.

Per quanto riguarda le singole azioni si parla di Seagate Technology, Micron Technology e Huntington Ingalls Industries.

Titoli che hanno sovraperformato l’S&P 500 portando a casa rispettivamente il 19,8%, il 35,3% e il 17,5%.

Non solo: altro suggerimento agli investitori è quello di rimanere in sovrappeso sul fronte degli Stati Uniti.

I settori da preferire

In portafoglio è meglio preferire il made in Usa che non il resto del mondo anche perché la politica più libera della Fed sarà di aiuto alle aziende

Il calo del 6,2% nel 2018, dato che è stata la peggiore performance annuale dal 2008, si è verificato a dicembre, quando la Fed ha rialzato i tassi per la quarta volta. Troppo secondo gli operatori che hanno preferito allontanarsi dal mercato.

Ma il cambio di rotta ha permesso, invece, un ritorno dell’ottimismo, tanto da portare l’S&P 500 ad aumentare del 500% nel 2019. Invece, guardando ai settori, quelli preferito sono, oltre alla tecnologia, già citata, quello delle utility.

 

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