Titoli e azioni bancari: a chi conviene Tltro III?

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Ieri Mario Draghi, governatore uscente della Bce, ha annunciato un terzo round di Tltro. Ma a quali titoli e azioni  bancari conviene una nuova ondata di Tltro?

Banche italiane: a chi conviene una Tltro III

La Bce vuole dare un aiuto al sistema finanziario italiano. Aiuto che è già stato dato in passato con finanziamenti più o meno targettizzati, a tassi e condizioni estremamente agevolate. Condizioni che, adesso, però, potrebbero essere più un intralcio che un vantaggio. Il motivo? Non a tutte le banche italiane conviene una Tltro.

Le parole di Mario Draghi

Ieri il governatore della Bce Mario Draghi, nella consueta conferenza stampa che segue ogni riunione della banca centrale europea, ha confermato l’arrivo di nuove misure a favore del sistema economico già da settembre. I particolari tecnici vedono un asso per le banche dell’Eurozona a -0,3%. Gli analisti attendevano un -0,2% ma è anche vero che nelle precedenti edizioni si era arrivati a un -0,4%.Perciò in caso di prestito delle banche al sistema produttivo, i capitali permetteranno di vedere un ritorno dello 0,3% alle banche che hanno dato il via all’operazione di finanziamento.

L’analisi di Bloomberg

Ma per Bloomberg Intelligence Unit ci potrebbero essere dei casi particolari. Negli ultimi 12 mesi il sistema di prestiti, in Italia, ha visto un calo del 9% alle imprese. Uno stop dettato, come anche in passato, dalla paura di perdere il capitale. Infatti, adesso sono entrati nel mirino delle autorità di controllo non solo la mancanza del rimborso ma anche i pagamenti ritardati. Il problema più grande, però, è il fatto che, attualmente, è ancora in essere il precedente round di Tltro, cioè il secondo. Capitali che ancora devono essere restituiti, entro un anno. Un provvedimento, il Tltro II, di cui l’italia è stata la prima beneficiaria con il 63% delle risorse messe a disposizione dall’Europa. Al secondo posto la Spagna con il 31%.

Titoli e azioni bancari che sfruttano la Tltro

Guardando però ai titoli italiani si evince dallo studio di Bloomberg che la prima a riuscire a sfruttare la nuova Ltro potrà essere Unicredit. Nel suo caso la potenzialità di richiesta è di 77 miliardi, seguita a ruota da Intesa Sanpaolo con 59 miliardi.

Ma a differenza di quanto si possa pensare, non tutti gli istituti di credito si trovano in una posizione favorevole: Banco Bpm , Monte dei Paschi  e Ubi Banca infatti, non hanno un margine così ampio. Nel caso della banca senese, infatti, non si potrà sfondare il tetto degli 11 miliardi. Peggio ancora per Ubi che arriva a 8,7 miliardi.

E Banco Bpm? Per lei, invece, il bonus da Tltro è di 11,4.

Approfondimento

Raccomandazioni e Schede tecniche dei titoli indicati nell’articolo

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