Titoli bancari italiani: i preferiti dagli analisti

bancari

Tra i pilastri del Ftse Mib ci sono i titoli bancari italiani. Ma quali sono i preferiti dagli analisti?

Una rivoluzione in atto

Come detto, le colonne portanti sull’indice italiano, in termini di forza economica e capitalizzazione, sono due: il settore energetico e quello bancario. Quest’ultimo, però, è più esposto alla questione politica perché, altro fatto noto, le banche sono grandi detentrici di titoli di stato. Il che, nel tempo, ha creato un legame potenzialmente tossico con un’altra grande piaga della nazione: l’instabilità politica. A questo si aggiunga il fatto che l’Italia, come anche tutto il resto dell’Europa, ha una forte impronta bancocentrica. A differenza della cultura finanziaria d’oltre oceano, infatti, più orientata verso la speculazione borsistica e l’investimento, in Italia il capitale passa sempre più spesso attraverso le banche. Ma gli istituti di credito non sono esenti dalla grande rivoluzione arrivata prima con l’home banking e, quindi, con la fintech. Ma non sono gli unici “problemi”. La nuova politica delle banche centrali, in particolare della Bce, vedrà possibili tagli sui tassi, un problema non indifferente per le banche le quali contano, con Btp che rendono sempre meno, rischiano di avere problemi sui conti. Oltre al margine di guadagno sempre più risicato derivante dalla concessione di mutui e prestiti che caratterizzeranno, tra le altre cose, le nuove Tltro.

I titoli bancari italiani preferiti dagli analisti

Recentemente una grande protagonista del panorama italiano , Unicredit, è saltata agli onori delle cronache per una possibile fusione con Commerzbank. Una notizia che aveva evidenziato, forse in anticipo, una grande verità. Di fronte alle nuove strategie delle banche centrali, la prima, ovvia conseguenza, sono e saranno le fusioni. Questo perché la concorrenza, sarà presto internazionale, con i grandi colossi a stelle e strisce che, attualmente, hanno conti più in ordine e molto meno zavorre rispetto ai colleghi del Vecchio Continente.

La view di Bloomberg

Ma per Bloomberg, il vero campione dei mercati non sarà il duo Unicredit-Commerzbank, bensì un trio. Quello creato da UniCredit e Commerzbank cui si potrebbe unire SocGen. Non solo, ma secondo alcune teorie sarebbe pronto anche il nome: UniComSoc, un campione da 300 miliardi di euro di prestiti. Il vantaggio? Per l’Italia la sua presenza che, oggi, in Unicredit, copre il 47,9% dei ricavi. Inoltre si potrebbe aggiungere una rete delle pmi tedesche, folta presenza in Commerzbank e, per finire, i grandi gruppi industriali francesi che fanno capo a Société Générale.

Consigliati per te