Titoli azionari da acquistare: i Faang occasione?

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Quali sono i titoli azionari da acquistare a determinate condizioni grafiche e al verificarsi di determinate inversioni su base mensile?  

All’inizio del 2018, i cosiddetti titoli FAANG – Facebook , Amazon , Apple , Netflix e Alphabet (casa madre di Google) rappresentavano il futuro sotto tutti i punti di vista. Il 2018 ha però messo in evidenza tutte le fragilità di un settore variegato.

Facebook fra i titoli azionari da acquistare

Facebook, ad esempio, è entrato negli ultimi 12 mesi in territorio orso con un -25%. La causa: gli infiniti scandali sulla gestione dell’enorme mole di dati sensibili custoditi nei suoi archivi. Quello che era un patrimonio (oltre 1 miliardo di utenti) si è rivelato una potenziale condanna. Una condanna che non solo ha riguardato il suo modello di business ma anche molti rappresentanti dei vertici aziendali. E il 2019 dovrà essere l’anno delle risposte. Se non definitive, almeno credibili.

Proiezioni di prezzo per l’anno 2019

Tendenza ribassista

area di minimo 76/58 $

area di massimo 147/173 $

Punto di inversione: chiusura mensile superiore ai 166 $

Amazon nella lista dei titoli azionari da acquistare

Vanno meglio le cose in casa Amazon. La creatura di Jeff Bezos ha chiuso l’anno con un +28%. Il tutto nonostante le forti turbolenze derivanti dai risultati poco lusinghieri del quarto trimestre. Un elemento che è anche la dimostrazione dell’eterogeneità dei FAANG. La forza di Amazon è la diversificazione del suo business. Nato come libreria online è diventato un centro commerciale h24. Ed il futuro? Espandere la sua presenza in altri settori come l’assistenza sanitaria e i media.

Proiezioni di prezzo per l’anno 2019

Tendenza  laterale ribassista

area di minimo  n.d.

area di massimo n.d.

Punto di inversione: chiusura mensile superiore ai 1.780 $

Apple

Segno meno, invece, per Apple. La Mela, in questo caso rossa, ha visto un -7 % per il 2018. A poco è servito il record di prima società quotata a raggiungere il trilione di capitalizzazione. Un primato perso dopo un paio di mesi a favore di Microsoft. Nessuno scandalo sulla privacy per la società creata da Steve Jobs. Alla base del tracollo ci sono i macrotrend mondiali. Il rallentamento dell’economia globale, la saturazione del mercato degli smartphone, i prezzi troppo alti dei suoi iPhone le cause principali.

 Proiezioni di prezzo per l’anno 2019

Tendenza ribassista

area di minimo 110/98 $

area di massimo 167/193 $

Punto di inversione: chiusura mensile superiore ai 185 $

Netflix

Per quanto riguarda Netflix, il titolo ha guadagnato quasi il 40% durante il 2018. Merito per lo più di investimenti fatti per potenziare le sue produzioni originali e combattere così la concorrenza. Nomi come Hulu, Amazon, HBO e il servizio di streaming Disney+ rischiano di rivelarsi nemici fin troppo agguerriti per il futuro. Per questo motivo i capitali spesi è bene che diano il prima possibile i frutti sperati.

 Proiezioni di prezzo per l’anno 2019

Tendenza  laterale ribassista

area di minimo  n.d.

area di massimo n.d.

Punto di inversione: chiusura mensile superiore ai 299 $

Alphabet

Infine Alphabet che ha chiuso l’anno in calo di poco meno dell’1%. Per il padre di tutti i motori di ricerca la problematica principale riguarda la regolamentazione antitrust dell’UE. Sul banco degli imputati anche le varie accuse di evasione fiscale a livello internazionale. Eppure, nonostante tutto, le entrate pubblicitarie della società hanno continuato a crescere. Il tutto mentre gli altri campi d’azione (come l’automotive) permetteranno di avere ampia diversificazione in futuro.

 Proiezioni di prezzo per l’anno 2019

Tendenza  laterale ribassista

area di minimo  n.d.

area di massimo n.d.

Punto di inversione: chiusura mensile superiore ai 1.136 $

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