Titoli azionari sottovalutati a Piazza Affari

Titoli azionari

CI sono titoli azionari sottovalutati a Piazza Affari?  Ecco quali.

Cosa sono gli unicorni

Quando, in Borsa, si parla di unicorni, ci si riferisce a quelle società valutate oltre un miliardo di dollari che, inizialmente, si riferivano per lo più al settore hitech.

Successivamente, però, hanno iniziato a quotarsi anche realtà differenti come Uber e, presto, potrebbe farlo anche Beyond Meat, azienda specializzata nella produzione di alternative vegetariane e vegane alla carne. Spesso, queste realtà sono contraddistinte, sul fronte finanziario, da entrate minime ma da massime potenzialità di sviluppo.

Proprio per questo motivo decidono di tentare la strada, ambiziosa, della quotazione. Volendo fare un parallelismo forse un po’ estremo, a suo tempo anche Amazon fu una sorta di unicorno, così come le decine di altri titoli che non sopravvissero alla bolla delle dot.com.

Questo per far capire come gli unicorni (in qualsiasi epoca) rappresentino la più classica delle scommesse.

I settori vincenti e i titoli azionari sottovalutati

Il settore che si trova in pole position è quello della green economy.

In particolare le produzioni alternative ed ecosostenibili di prodotti della vita quotidiana.

Da qui l’attenzione verso la creazione di plastica biodegradabile o energie da fonti alternative. In questo caso, quindi, ci si potrebbe focalizzare direttamente su due nomi made in Italy. Il primo è Bio-On, azienda che produce bioplastiche totalmente biodegradabili.

L’identikit, in questo caso, combacia.

Titoli azionari sottovalutati. Bio-On

Capitalizzazione superiore al miliardo, progetti in cantiere, brevetti in tasca e numerose partnership all’attivo anche a livello internazionale. Un esempio l’accordo in Spagna a fine 2018 per la produzione di bioplastiche. In altre parole: potenzialità di sviluppo anche in altri settori come quello cosmetico.

Nello specifico nella produzione di microperline per il trucco. Il suo prodotto di punta è Minerv-PHA (polidrossialcanoato) una plastica in tutto e per tutto simile a quella da sempre usata, ma che, a differenza di questa, è biodegradabile al 100% entro pochi giorni. Minerv-PHA nasce dalla fermentazione batterica dei resti della lavorazione della barbabietola da zucchero e della canna da zucchero.

Sul fronte dei brevetti può vantare quello di Minerv Biorecovery per le bonifiche ambientali e il risanamento delle zone di mare e porti inquinate da idrocarburi.

Nell’ultimo anno ha messo a segno una performance che sfiora il +93%e nell’ultima settimana è andata oltre il 3,4%.

Bio-On: quadro grafico

Tendenza di breve ribassista. Acquisti di medio lungo termine con chiusure settimanali superiori ai 59,10 con obiettivo primo a 70/85.

Titoli azionari sottovalutati. Falck Renewables

Altro nome da sottolineare, sempre made in Italy, è quello di Falck Renewables. La società energetica, dagli anni novanta è attiva nel settore delle rinnovabili.

Attualmente può vantare, per il 2018, un utile netto civilistico di 37 milioni di euro tanto da poter aumentare il dividendo del 19% (dividend yield a 2,2%).

Non solo, ma, come si legge in una nota ufficiale del gruppo, i ricavi hanno visto un +16,4% parallelamente ad un ebitda a +28,2%. Buone notizie anche per il 2019 con un EBITDA confermato a 184 milioni di euro e risultato netto di pertinenza del gruppo ad oltre 30 milioni di euro.

Falck Renewables: quadro grafico

Tendenza di breve, medio e lungo termine rialzista. Possibili ritracciamenti verso 2,89. Vendere di medio lungo termine con chiusure settimanali inferiori ai 2,66.

Approfondimenti

Articoli precedenti su Bio-On

Articoli precedenti su Falck Renewables

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