Titoli azionari da monitorare: ERG

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Il settore del petrolio è da sempre stato tra i più importanti di ogni borsa mondiale. Ci sono e quali i  titoli azionari da monitorare?

Riportiamo un interessante estratto di un articolo pubblicato su FinancialLounge

I titoli delle aziende del settore energia di Wall Street, sia grandi che piccole, hanno registrato da inizio anno performance superiori rispetto alla media di mercato (indice S&P 500) ma hanno comunque perso gran parte del rally petrolifero. Infatti, mentre le quotazioni del petrolio Brent sono aumentate del 29% da inizio anno (ieri il WTI statunitense ha toccato i massimi da novembre 2018 sulla sia della crisi della Libia), i titoli del settore energia dell’S&P 500 hanno messo a segno un +16,2% (contro il 14,4% della media di mercato) e le small cap del settore il +24%.

Come si inquadra l’andamento di ERG in questo contesto? Il titolo da inizio anno ha guadagnato solo l’1,6% ben al di sotto della media. ERG, quindi, mostra debolezza rispetto all’andamento del petrolio e anche del più importante riferimento nel mercato italiano, ENI. Il leone a sei zampe, infatti, da inizio anno ha guadagnato il 16,4% in linea con i dati del mercato americano,

Titoli azionari da monitorare: analisi tecnica e previsionale sul titolo ERG

ERG (MIL-ERG) ha chiuso la seduta del 9 aprile a quota 16,70€, in ribasso dello 0,87% rispetto alla seduta precedente.

ERG: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

ERG: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Sul titolo è in corso una proiezione ribassista che non ha ancora deciso di partire con convinzione. Sarebbe, infatti, necessaria una chiusura giornaliera inferiore a 16,317€ per far accelerare al ribasso le quotazioni verso il I° obiettivo di prezzo in area 15€.

I rialzisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento con chiusure giornaliere superiori a quota 16,9€. Da notare che nei giorni scorsi abbiamo assistito a molteplici tentativi di rottura di questo livello senza che fosse confermata in chiusura di giornata. Qualora si dovesse verificare questa evento le quotazioni schizzerebbero verso area 18,11€.

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