Titoli azionari da evitare sulle borse mondiali

Titoli azionari da evitare sulle borse

Ci sono diversi titoli azionari da evitare sulle borse mondiali. E, sebbene le borse oggi siano in timido rialzo, restano ancora tante incertezze all’orizzonte.

I titoli azionari da evitare sulle borse mondiali

Un esempio di quanto sopra detto è la guerra commerciale. O, per meglio dire, le ultime novità riguardanti i protagonisti della guerra commerciale. Nella ricerca dei titoli azionari da evitare sulle borse mondiali, un nome in particolare risalta all’occhio: Huawei. Il motivo? Il colosso cinese ha lanciato un avvertimento sul suo fatturato: a causa delle sanzioni, potrebbe venir meno qualcosa come 30 mld di dollari per ognuno dei prossimi due anni. Il tutto senza contare il crollo delle vendite di smartphone all’estero. In questo caso si parla di qualcosa come un -40%. Ma non è la sola. Altri problemi riguardano altri titoli azionari da evitare sulle borse mondiali.

Non solo hi-tech

L’ultimo allarme arriva da Lufthansa che rivede le attese sui margini. Troppo forte la concorrenza delle compagnie low cost e la guidance per il 2019 deve fare i conti con il calo dei prezzi “determinato da un ambiente sempre più competitivo in Europa” come hanno specificato i vertici aziendali. Ecco allora che il margine dell’ebit rettificato viene tagliato tra il 5,5 e il 6,5%, invece del precedente range 6,5-8%. Come se non bastasse, l’azienda tedesca ha dovuto tener conto anche della spesa sul carburante, spesa che, a conti fatti, a causa dell’incremento dei costi, raggiunge la cifra di circa 550 mln di euro.

E negli Usa quali sono i titoli azionari da evitare?

In attesa della Fed e delle prossime decisioni in ambito di politica monetaria, si evidenziano le sofferenze di NVIDIA. La società che crea chip ed è leader mondiale nei semiconduttori, sembra aver perso l’entusiasmo di un tempo. Ad appesantire la situazione, un generale rallentamento delle vendite della GPU e il recente scoppio della bolla bitcoin. Tutti elementi che hanno contribuito alla crisi ponendo il titolo nell’elenco di quelli che sarebbe meglio evitare. All’inizio del mese, gli analisti di Cascend Research hanno osservato che la domanda di chip nel settore industriale, automobilistico e dei beni di consumo sta iniziando ad indebolirsi rispetto all’anno precedente. Il che porta ad avere qualche timore anche su un altro rappresentante del settore dei semiconduttori made in Usa, Texas Instruments, attualmente non più tra i 30 titoli più popolari per gli hedge fund.

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