Titoli a rischio: quelli da monitorare

rischio ribasso

Quando si investe si deve anche tener conto di quei titoli a rischio. Quelli da monitorare sono più di uno

I titoli a rischio e quelli da monitorare

Che si tratti di coronavirus o della crisi di consumi dettata dal coronavirus poco cambia. Le banche centrali hanno da tempo concertato il ritorno delle politiche di stimolo monetario che hanno caratterizzato l’ultimo, storico e iper longevo mercato toro. Mercato da guinness chiusosi proprio quest’anno in maniera particolarmente repentina. Ad ogni modo i mercati si stanno riprendendo, seppur lentamente. Ma la ripresa non è uguale per tutti. Anzi, sono numerosi i titoli a rischio e quelli da monitorare. Oppure le aziende che devono scontare ancora per qualche tempo le conseguenze di un crollo degli spostamenti.

Investire sul lungo periodo

Le compagnie aeree o quelle del turismo ne sono il classico esempio. Ma, come detto, non sono i soli. A questo punto la scelta resta a chi ha deciso di investire sul lungo periodo. Fondamentalmente sappiamo che la ripresa ci sarà. Il problema è che lungo periodo non è una definizione precisa. In altre parole non coincide con una possibile situazione finanziaria talmente florida da permettersi di restare a terra (letteralmente) per tutto questo tempo. Ma nel caso si voglia persistere, nulla vieta di crederci. Per chi, invece, volesse giocare sull’onda dell’immediato, nomi come Wells Fargo & Co o Macy’s Inc (NYSE: M), ad esempio, potrebbero far parte di quei titoli a rischio.

I titoli a rischio

Per quanto riguarda il primo caso, le azioni bancarie non sono una buona scommessa in questo momento. Tra recessione e depressione economica il settore finanziario rischia di avere tanti punti interrogativi a cui far fronte. Well Fargo nell’ultimo trimestre ha dovuto mettere mano al portafoglio per riuscire a coprire perdite per 4 miliardi di dollari. La causa? Il Covid-19 e in autunno le cose potrebbero essere anche peggio in caso di seconda ondata. Per quanto riguarda Macy’s Inc, anch’esso tra i titoli a rischio, il problema resta il vantaggio dell’ecommerce. Se le azioni della catena hanno iniziato il 2020 in calo del 77% dal massimo registrato a luglio 2015, il resto del declino è stato fatto dal Covid.

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