Terremoto IMU sulla prima casa, la patrimoniale celata per le famiglie italiane

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Un vero e proprio inedito, non per il tema (ricorrente) ma per il peso di chi chiede l’aumento della tassazione: Bruxelles. In realtà, il combinato tra la Commissione e quanto chiesto da Banca d’Italia, in aggiunta alla chiara matrice filo europeista del nostro Governo, rende l’ipotesi realistica. Perché sembra che il terremoto IMU sulla prima casa, la patrimoniale celata per le famiglie italiane sia la soluzione?  Proiezionidiborsa illustra ai Lettori per quale ragione si parla di tassa patrimoniale sulla prima casa.

Innanzitutto, quanto in parola è descritto in un documento redatto dalla Commissione Europea e indirizzato al Parlamento Europeo, al Consiglio e alla BCE.  La relazione per paese relativa all’Italia 2020, descrive i progressi delle riforme strutturali effettuando la prevenzione e la correzione di squilibri macroeconomici. Beh, in tale contesto, riferendosi alle anomalie delle entrate delle casse italiane, ha individuato due grandi problemi. In sintesi il sistema fiscale italiano risente:

  1. dell’evasione fiscale nonostante tutte le migliorie adottate come la fatturazione elettronica o la tracciatura dei pagamenti. Infatti, l’evasione si attesta al 9,4% del PIL, circa 100 miliardi;
  2. dell’elevato carico fiscale sul lavoro che impedisce la capacità di spesa;

Quanto esposto è stato pienamente condiviso nella nell’audizione  del gennaio 2021 di Banca d’Italia alle commissioni di Camera e Senato. Si evidenzia, in tale contesto, come la ricomposizione del prelievo fiscale sui privati sia necessaria per consentire un’equa distribuzione. Così facendo si alleggerirebbe il peso del fisco sul lavoro e sui fattori produttivi.

Entrambi i documenti stigmatizzano la tassazione sulla prima casa

Si può leggere come la Commissione Europea consigli vivamente all’Italia di “aumentare il gettito delle imposte patrimoniali correnti e aggiornare la corrispondente base imponibile”. Cosa significa? Lo spiega successivamente citando il notevole calo di entrate erariali fin dal 2014, ovvero da quando sono state ridotte le imposte sulla prima casa.

Ancora di più, la commissione si spinge nell’osservare come la riduzione della tassazione patrimoniale (prima casa) non sia giustificata da nessun motivo di efficienza. Anzi lo sbilancio della tassazione sul lavoro impedisce la crescita, così come evidenziato da uno studio effettuato ed allegato. Se a ciò, si aggiunge l’intervento in tal proposito, favorevole di Banca d’Italia, si suppone notevolmente probabile un intervento in tal senso. Quando? Nella riforma fiscale che sta prendendo vita in questi giorni.

Terremoto IMU sulla prima casa, la patrimoniale celata per le famiglie italiane

Chi sono gli interessati? Nell’ultima ricerca pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, risulta che in Italia 57 milioni di immobili sono di proprietà. Di questi circa il 60% sono prime case. Pertanto, gli interessati sono quasi 39 milioni di proprietari italiani. Di certo, in linea con il Draghi pensiero, ci saranno svolte economiche senza precedenti

E potrebbe così cambiare anche la percezione della proprietà, portando i proprietari a spossessarsi degli immobili gravati da IMU, TASI, ecc. Perché no? Si potrebbe prendere la casa in leasing. Proprio così, invece di pagare la rata del mutuo, come per l’auto, si paga il leasing e dopo 10 anni si cambia casa! Le abitudini cambiano, dovranno cambiare, ma, per gli italiani, la prima casa è per sempre!

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