TERNA: per l’ad la nuova politica di dividendi garantirà una crescita prevedibile. Quale futuro per il titolo?

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Il titolo TERNA  ha chiuso in rialzo la seduta del 4 Maggio e si porta a 5.04€ con un rialzo dello 0.48%.

La tendenza in corso è saldamente rialzista e ormai le quotazioni “vedono” il I° obiettivo naturale a portata di mano. La rottura di questo livello aprirebbe al rialzo fino in area 5.7791€ (II° obiettivo naturale). Solo mancata rottura di area 5.087€ potrebbe favorire un ritracciamento almeno fino in area 4.822€.

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News: Fonte MilanoFinanza

Al via l’assemblea degli azionisti di Terna , alla quale partecipa il 63,564% del capitale. All’ordine del giorno figurano il bilancio 2017, chiuso con un utile netto di 688,3 milioni di euro (+8,7% anno su anno), e la distribuzione, al netto dell’acconto sul dividendo 2017 pari a 7,4263 centesimi di euro per azione, dei rimanenti 14,5737 centesimi di euro per azione. Non ci sono variazioni nei soci rilevanti: Cdp Reti al 29,85% e Lazard Asset Management al 5,122%. In base a ciò, Cdp Reti percepirà una cedola di 132 milioni di euro.

In calendario anche l’esame del piano di phantom stock 2018-2021, che comporta la possibilità di erogare al management un compenso in contanti commisurato anche all’andamento del titolo.

L’assemblea di Terna  ha approvato il bilancio 2017 che si chiude con un utile di 688,3 milioni di euro e il dividendo di 22 centesimi per azione. In base a cio’, Cdp Reti, azionista di Terna  con una quota di 29,85%, percepira’ una cedola di 132 milioni di euro.

Nel corso dell’assise l’amministratore delegato Luigi Ferraris ha sottolineato che i risultati 2017 “sono in linea con il trend di crescita degli ultimi anni, a conferma della solidità del business di Terna  e della determinazione a conseguire gli obiettivi delineati nel nuovo piano strategico”. Crescita  che continuerà anche nei prossimi anni. “Nel nuovo piano strategico 2018-2022 abbiamo fissato obiettivi ambiziosi e definito la seguente mission: esercitare un ruolo guida per una transizione energetica sostenibile facendo leva su innovazione, competenze e tecnologie distintive a beneficio di tutti gli stakeholder”.

In particolare Ferraris ha ricordato come nel piano sia stata definita “una nuova dividend policy che garantirà una crescita costante e prevedibile, nonché una piena visibilità nell’arco del prossimo quinquennio. In particolare dal 2018 al 2020 si prevede un dividendo per azione con una crescita media annua del 6% rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2017. Per gli anni 2021 e 2022 si prevede un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2020”.

Ferraris ha anche aggiunto che “per sostenere operativamente” le linee strategiche di piano “si prevede di rafforzare gli investimenti in innovazione e soluzioni digitali per gestire l’incremento della complessità del sistema. Sarà inoltre posta attenzione allo sviluppo e l’insourcing di competenze strategiche per far fronte a volumi e complessità progettuali crescenti”.

“Con riferimento all’area Regolato Italia”, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi richiesti dal sistema, ha ribadito il manager, “il gruppo Terna  prevede investimenti per lo sviluppo della rete elettrica in Italia, il backbone energetico del Paese, che nei prossimi cinque anni raggiungeranno i 5,3 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 30% rispetto ai circa 4 miliardi previsti dal piano strategico precedente”.

L’ad ha poi segnalato che “dall’inizio dell’anno il titolo Terna  ha registrato una performance positiva pari a +3,6%, migliore sia dell’indice settoriale europeo di riferimento, DJ Stoxx Utilities +2,9%, sia dei principali concorrenti, Snam  -2,6%, National Grid -3,4%, Red Electrica -6,7%. Per di più, si evidenzia che ieri (3 maggio 2018, ndr), il titolo ha segnato il suo massimo da inizio 2018, 5,016 euro, +0,42% rispetto alla chiusura del giorno precedente”.

Il titolo Terna , ha ricordato ancora Ferraris, “ha registrato nel 2017 un apprezzamento dell’11,3%, meglio rispetto sia all’indice settoriale europeo di riferimento DJ Stoxx Utilities, +5,5%, che ai principali titoli comparabili. Considerando oltre alla performance di borsa anche l’impatto dei dividendi pagati nell’anno, il titolo ha garantito un ritorno totale per l’azionista del 15,9%, anche in questo caso sovraperformando sia l’indice settoriale europeo che i principali peers: Snam  +9,5%, Red Electrica +9,4%, National Grid -4,2%”.

Sul fronte industriale la presidentessa di Terna , Catia Bastioli, ha detto che il gruppo nel 2017 ha rimosso 100 porzioni di linee obsolete: “La considerazione degli impatti ambientali e sociali delle nostre attività di sviluppo della rete si è sostanziata nella rimozione fisica di numerose porzioni di linee ormai obsolete: circa 100 nel 2017, in linea con gli anni precedenti, per un totale di oltre 1.000 i km di linee rimosse dal 2010, con evidenti effetti positivi in termini di riduzione dell’impatto visivo e dell’utilizzo di suolo. A fronte di queste rimozioni, nel solo 2017 abbiamo restituito 115 terreni ai rispettivi proprietari”.

Ha continuato Bastioli: “L’attenzione al territorio e alle istanze delle comunità locali si è tradotta in tredici ‘Terna incontra’, iniziative di ascolto e confronto con le cittadinanze direttamente coinvolte dagli investimenti in infrastrutture elettriche previste dal nostro Piano di Sviluppo che rappresentano peraltro solo la punta dell’iceberg di un’intensa attività di dialogo e coinvolgimento degli stakeholder locali in forte accelerazione”.

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