Technogym: l’azionista di controllo vende l’8% del capitale. Cosa bisogna attendersi?

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Fonte MilanoFinanza

Prosegue la flessione del titolo Technogym  che, dopo un’apertura in calo di oltre il 3%, perde ora il 6,22% scendendo a quota 6,93 euro. L’azione paga l’effetto tecnico della chiusura dell’operazione di cessione da parte dell’azionista principale con una quota del 60%, Wellness Holding (che fa capo alla famiglia Alessandri), di 16 milioni di azioni ordinarie, pari all’8% del capitale della società. La cessione è avvenuta a 6,9 euro per azione (7,39 euro il prezzo d chiusura di ieri), per un controvalore complessivo di 110,4 milioni di euro.

L’operazione è stata effettuata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding riservata a investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero. Wellness Holding ha assunto un impegno di lock-up sul titolo per un periodo di 180 giorni. Il regolamento dell’operazione (in cui Mediobanca  ha agito in qualità di sole bookrunner) avverrà il 5 giugno.

Duplice l’obiettivo dell’operazione. Da un lato Wellness Holding ha inteso, infatti, soddisfare l’auspicio degli investitori di un aumento del flottante e della liquidità del titolo Technogym , dall’altro ha voluto reperire risorse finanziarie per perseguire nuove possibili opportunità di investimento.

Il collocamento da parte di Wellness Holding non fa venir meno l’impegno del fondatore e attuale ceo di Technogym , Nerio Alessandri, di mantenere il controllo della società. A seguito del completamento dell’operazione, Wellness Holding detiene 104.000.000 azioni ordinarie della società, pari al 52% del capitale sociale.

Il titolo Technogym , al prezzo di chiusura di ieri, veniva scambiato a 24.5 volte il multiplo prezzo/utile 2018 con un tasso di crescita medio annuo dell’utile per azione del 18%. Quindi Equita mantiene il rating buy sull’azione con un prezzo obiettivo a 7,4 euro. Invece Mediobanca  Securities ha ribadito il rating neutral con un target price a 5,90 euro, lo stesso giudizio di Banca Akros (target price a 6,80 euro).

D’altra parte “il prezzo record raggiunto dall’azione dall’Ipo probabilmente ha suggerito all’azionista principale della società di prendere profitto”, hanno spiegato gli analisti di Banca Akros, facendo presente che il prezzo del titolo è più che raddoppiato dopo l’Ipo (3,25 euro ad azione). “Riteniamo che l’azionista principale non venderà ulteriori azioni nel medio termine”, hanno proseguito alla banca d’affari, “malgrado la clausola delle quote di fidelizzazione possa consentire ad Alessandri di mantenere il controllo della società anche vendendo altre azioni. Ci aspettiamo una reazione negativa nel breve periodo con una flessione del titolo verso il prezzo dell’accelerated bookbuilding a 6,9 euro, ma riteniamo che l’appetito ancora elevato per quest’azione di qualità possa mitigare la correzione”.

Dopo un rapido ritracciamento, materializzatosi a metà maggio, il titolo è ripartito al rialzo raggiungendo il I° obiettivo naturale in area 7.3€. Come spesso accade, il raggiungimento del target ha provocato un brusco ritracciamento che lo ha portato a contatto con l’importante supporto in area 6.9€.

La rottura di questo livello aprirebbe le porte a potenziali ribassi di circa il 50% dalla chiusura del 1 Giugno. In caso contrario le quotazioni ripartirebbero al rialzo verso gli obiettivi indicati in figura.

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