Tasse: avanti coi tagli, anche Tria convinto

L’incremento dell’Iva potrebbe avere effetti recessivi

Sappiamo quanto da anni in Italia si parli e si prometta un taglio delle tasse. Fino a qui niente del genere si è mai realizzato.

Anzi, la pressione fiscale è sempre risultata in progressivo aumento ponendoci ai vertici della triste classifica delle nazioni più opprimenti dal punto di vista tributario.

In questa fase registriamo che il Governo ha preso molta forza e rafforzato la propria credibilità dopo avere evitato la procedura di infrazione per deficit eccessivo da parte dell’UE.

Ora anche il Ministro Tria, fin qui il più prudente al riguardo di tagli dei tassi, si dichiara aperto a questa ipotesi.

Tasse: recupero di entrate fiscali e non solo

In una recente intervista il Ministro Tria ha dichiarato che l’esito positivo con Bruxelles è stato ottenuto : “dalla chiarezza dei numeri e dalla lealtà nei comportamenti”.

Ha poi specificato che nell’assestamento di bilancio 2019 portato alla Commissione UE: “non abbiamo tagliato nessuna spesa, abbiamo avuto dividendi forti da Cdp e Bankitalia“.

E ancora “abbiamo preso in considerazione i buoni risultati sul fronte delle entrate per il recupero dell’evasione”.

Poi sono arrivate le scelte probabilmente decisive per calmierare Bruxelles.

Infatti: “il Governo nel suo complesso ha deciso che tutto ciò che non era stato richiesto a copertura delle domande per il reddito di cittadinanza e quota 100 fosse bloccato per contenere il deficit”.

Continuando con “la credibilità nazionale ne è uscita rafforzata” e “siamo riusciti a rassicurare i mercati, che significa rassicurare famiglie e imprese”.

Tasse: abbattimento del debito pubblico

Il programma è ora ambizioso e prevede di riportare il debito pubblico verso un percorso di riduzione.

Questo risultato sarà ottenibile soprattutto tramite il rilancio della crescita economica.

Cosa che assicurerebbe anche il rilancio delle entrate fiscali.

Inoltre è attesa una riduzione dell’impatto di reddito di cittadinanza e quota 100.

Previsioni di crescita e taglio delle tasse

Le previsioni di crescita per il 2019 restano ferme allo 0,2%, non si vuole fare sfoggio di numeri poi difficili da raggiungere visto da dove si parte.

Tria ha infatti spiegato che: “Dipenderà dalla capacità di creare fiducia e rimettere in moto gli investimenti pubblici”.

E qui viene il bello il Ministro infatti mira alla “la riduzione dell’Irpef, soprattutto per le classi medie, anche attraverso una riduzione delle aliquote e un accorpamento degli scaglioni. Sulle classi di reddito inferiori, anche grazie alla “no tax area”.

Nel concreto si sta dunque elaborando la strategia per attivare concretamente la flat tax, tassazione ad aliquota unica che dovrà essere progressiva ma comportare un deciso risparmio per i cittadini.

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