Taglio dei tassi di interesse: i mercati ci scommettono

taglio dei tassi di interesse

Diversi indicatori di mercato segnalano che gli operatori scommettono su un secondo taglio dei tassi di interesse da parte della FED. Considerati i dati macroeconomici USA, ancora a livelli di eccellenza, appare strano possa accedere…ma …

Oltre ovviamente ad attendere con ansia il cosiddetto bazooka monetario della BCE.

BCE che avendo già i tassi sotto zero dovrà inventarsi qualcosa di importante per non deludere le aspettative.

Ma vediamo insieme quali sono i fattori che ci fanno pensare all’ipotesi concreta che i mercati stiano scommettendo forte sul taglio dei tassi di interesse.

 La ripartenza delle Borse

Le cause che hanno portato le Borse allo sciacquone ribassista sono state riconosciute principalmente in:

– guerra dei dazi

-debolezza delle economie mondiali esclusi gli Stati Uniti

Nessuno di questi due fattori è rientrato, anzi, se possibile, i dati macroeconomici di diverse nazioni europee (Germania in primis) sono ulteriormente peggiorati.

Il terzo elemento di delusione per gli operatori era stata proprio la misura del taglio. 0.25% anziché lo 0.5% atteso.

Ecco dunque che questa ripresa di forza delle Borse potrebbe essere ascritta proprio alla scommessa su un nuovo taglio dei tassi da parte della FED.

Sulla correttezza di questa manovra di allentamento monetario negli USA dal punto di vista strettamente economico manteniamo forti dubbi…ma non è questo il tema odierno.

Taglio dei tassi di interesse: i comportamenti dei beni rifugio

Nelle ultime giornate abbiamo dapprima registrato una pausa e leggera flessione nella corsa delle quotazioni dell’oro.

Tipico bene rifugio che sulla soglia dei 1500 dollari per oncia sta leggermente flettendo.

Ma se invece di una resistenza grafica stesse scontando il fatto che si scommette su un nuovo flusso di moneta tramite taglio dei tassi?
In questo caso la “necessità” di correre verso i beni rifugio come l’oro si affievolirebbe…

I comportamenti dell’obbligazionario governativo

Guarda caso in questa fase l’oro si muove in sincronia coi titoli di stato in particolare europei.

Sia bund che BTP hanno ben tenuto nelle giornate di crisi delle Borse.

E soprattutto per il BTP non era affatto scontato.

Ora più o meno vale lo stesso ragionamento fatto per l’oro: se ripartono le azioni grazie alla nuova liquidità che bisogno c’è di rimpinzarsi di titoli a rendimento negativo o comunque inferiori ai dividendi azionari?

I comportamenti delle criptovalute

In profondo rosso nelle giornata di calo delle Borse le criptovalute stanno improvvisamente ritrovando buon umore e denaro.

Anche qui la correlazione con una nuova attesa immissione monetaria risulta abbastanza evidente.

Se anche solo una goccia delle nuove disponibilità verrà indirizzata verso il settore cripto, la risicata capitalizzazione del settore è destinata a  moltiplicarsi rapidamente almeno per due…

Detto che su qualche criptovaluta potremo attenderci moltiplicatori ben più vistosi!

Quali certezze per le Borse?

Sia ben chiaro che queste dinamiche analizzate non danno nessuna certezza né sul reale comportamento della FED (che Powell chiarirà solo giovedì) né tanto meno sulla tenuta degli indici azionari.

E’ una fase che richiede molta cautela. Le Borse a tendere paiono destinate a una fase di bolla in stille inizio millennio ma nel breve la cautela rimane d’obbligo.

Dopo giovedì le idee inizieranno a chiarirsi sempre che Powell non si limiti a gettare fumo…

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