T-Bond USA: cosa sta accadendo al rendimento?

T-Bond USA

Cosa sta accadendo al rendimento del T-Bond USA? 

 ☒ OBIETTIVI del T-Bond USA

Un autorevolissimo giornale finanziario mondiale, il Wall Street Journal, pubblica il 9 giugno scorso una bellissima slide riassuntiva delle previsioni fatte ad inizio anno da un gruppo di analisti finanziari interpellati dallo stesso giornale.

Il quesito riguardava il posizionamento del tasso di rendimento del bond governativo USA a 10 anni (US T-Bond yield).

Il giornale ha allegato all’articolo anche la slide riassuntiva con le previsioni fatte a gennaio per i mesi di giugno 2019 e dicembre 2019.

Il grafico originale è stato leggermente modificato per renderlo meglio fruibile e per effettuare alcune considerazioni di natura strutturale.

T-Bond USA: i DATI

Sono state calcolate (visivamente, direttamente via slide) i seguenti spread:

Spread o differenza tra valore attuale (linea sottile bianca a quota 2.10%-2.15%) del tasso e punto medio in giugno di tutte le previsioni = 2.15% vs. 3.15% = 1%; le previsioni hanno mediamente errato il target di quasi il 50%!!!

Spread “valore attuale” vs. “punto minimo giugno” (tutte le previsioni) = 2.15% vs. 2.50% = 0.35%; nessuna previsione si è minimamente avvicinata ai valori attuali, ma tutte ben al di sopra.

Spread “valore attuale” vs. “punto massimo giugno” (tutte le previsioni) = 2.15% vs. 3.80% = 1.65%; previsione errata fuori scala in sei mesi!!!

➣”Punti medio, minimo, massimo in dicembre” (tutte le previsioni) = 3.50%, 2.50%, 4.50%; gli spread tra i valori attuali e quelli previsionali di dicembre (medio; massimo) sono considerabili quasi fuori scala e da shock macroeconomico in sei mesi.

☒ T-Bond USA CONSIDERAZIONI

Oltre al semplice, semplicistico e forse banale sorriso che generano tali enormi scostamenti tra dati reali in giugno e previsioni di esperti di circa 6 mesi fa, cosa indicano questi dati realmente?

Tutti gli accadimenti macroeconomici degli ultimi 12 mesi, hanno avuto la medesima radice: la politica spezza-establishment di Trump. Indipendentemente dal giudizio personale che può essere dato alle politiche del presidente USA, sta di fatto che il rendimento o tasso (yield) del T-Bond a 10 anni è sceso rimarchevolmente negli ultimi 6-9 mesi, tale che ha schiacciantemente spiazzato l’intero panel di analisti interpellati dal Wall Street Journal.

Ma un tasso decennale in picchiata ribassista vuol significare, dall’altro lato, contemporaneo forte apprezzamento del valore stesso del T-Bond. Un T-Bond USA in rialzo (nonostante l’esaurimento dello US QE) può significare una massiva ricerca di allocazioni relativamente sicure (rischiosità relativa minima) con un rendimento accettabile.

In buona sostanza, visti i rendimenti decennali dei paesi core Euro (negativi), il T-Bond USA appare come porto migliore al mondo per l’allocazione delle ingenti quantità di cash presenti nei fondi pensione globali, nei fondi misti e bilanciati, e similari.

Tutta la faccenda dei dazi USA-Cina ha comportato in estrema analisi, un imponente flusso globale di risorse finanziare a sostegno delle finanze pubbliche statunitensi; questo è indubbio successo, soprattutto alla luce delle attuali valutazioni degli indici azionari S&P 500 e Nasdaq, praticamente sui massimi di sempre.

Negli aggiornamenti successivi si getterà uno sguardo proprio alle curve dei governativi presi in esame e sulle differenze con i paesi core Euro.

Approfondimento

Mercati azionari americani

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