Svelato il motivo per cui non si dovrebbe usare più volte la mascherina chirurgica

mascherina

Oramai è da un anno che tutti noi usciamo di casa, muniti di mascherina e a volte di guanti di lattice. Questo comportamento è uno dei mezzi di contenimento messo in atto per contenere la pandemia che purtroppo è ancora in corso.

Esistono in verità vari tipi di dispositivi protettivi. E anche vari modi per usarli correttamente. Oggi parliamo di quello che forse è più in voga. Ecco svelato il motivo per cui non si dovrebbe usare più volte la mascherina chirurgica.

Come funzionano

La mascherina chirurgica azzurra, come gli altri suoi corrispettivi, ha la funzione di intrappolare al suo interno i cosiddetti droplets. Questo termine inglese indica le goccioline potenzialmente infette che tutti noi emettiamo e propaghiamo a lunga distanza nell’aria mettendo in atto i gesti più quotidiani. Il tessuto, se copre naso e bocca, riesce a bloccarle. E ne impedisce la propagazione.

Perché deve essere monouso

Le mascherine chirurgiche si chiamano in questo modo perché sono spesso utilizzate in ambito sanitario. Fatte di tessuto sintetico, proteggono non chi le indossa ma le persone a lui circostanti. Secondo autorevoli ricerche possono essere utilizzate al massimo fino ad otto ore e dopo questo tempo vanno prontamente cestinate. Infatti non sono né lavabili né purtroppo riciclabili. Dopo questo arco di tempo perdono totalmente il loro potere protettivo.

L’unica eccezione

Se, tuttavia, l’utilizzo non ha raggiunto il lasso di tempo sopra indicato, è possibile farne un secondo utilizzo. Ad esempio, se l’abbiamo indossata solamente un’ora per fare la spesa, è possibile poi indossarla l’indomani per le restanti sette ore. Naturalmente è necessario fare attenzione e non toccare l’interno e nemmeno appoggiarlo su superfici non sanificate. Per questo è consigliabile sempre maneggiarla usando gli elastici.

Oggi abbiamo svelato il motivo per cui non si dovrebbe usare più volte la mascherina chirurgica. In questo altro articolo spieghiamo uno dei sintomi più sottovalutati del Coronavirus che alla maggior parte delle persone potrebbe passare inosservato.

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