Svelati i trucchi per capire se una moneta o una banconota vale migliaia di euro

banconote

I possessori di monete antiche, in euro o in lire o valute straniere, sono sempre a chiedersi quale sia il giusto valore del loro conio e/o banconota. Dubbi leciti che tuttavia possono essere spesso sciolti seguendo la più comune logica di mercato: la domanda e l’offerta.

In questa sede vediamo allora quali elementi tenere a mente e le loro combinazioni, entrambi fattori da cui dipenderà il valore effettivo della nostra moneta storica. Dunque, ecco svelati i trucchi per capire se una moneta o una banconota vale migliaia di euro oppure no.

Il tempo costa, anche per le monete

Il 1° e più ovvio parametro rimanda al tempo. Più storia è incorporata in un biglietto o in un conio, maggiore (almeno in linea teorica) dovrebbe essere il suo valore di mercato. È lo stesso principio che vale per le auto d’epoca o i primi fumetti o i giochi e giocattoli del secolo scorso. Tuttavia, il solo tempo non sempre è necessario e/o sufficiente.

Per i pezzi cartacei è altrettanto importante ad esempio anche il suo stato di conservazione. Una moneta lacerata, scritta, sbiadita o strappata vale sicuramente molto meno rispetto a un “Fior di stampa”.

I numeri della prima serie

Sempre con riferimento alle banconote, spesso chi compra cerca espressamente alcune numerazioni di serie. Il riferimento è a quelle della prima serie, ossia alle monete che iniziano con AA e finiscono con A (e i numeri della serie nel mezzo).

Sono queste infatti le prime in assoluto ad essere stampate e di norma le più cercate e gradite dai collezionisti.

Alcuni numeri particolari

Un altro elemento che influisce sul valore di mercato di una moneta è dato dai numeri di serie più particolari. Alcuni esempi: una serie con tutti i numeri 5, o tutti i numeri 1, oppure tutti numeri 9, etc.

Alcuni collezionisti reputano interessanti anche numerazioni particolari come quelle strettamente crescenti o decrescenti. Ad esempio 123456, oppure 876543, oppure sequenze del tipo 010101, o disposte in modo tale che formino una data di nascita, etc.

Gli errori e le prove

Per i coni, molto graditi dai collezionisti sono quelli che contengono ad esempio la scritta “prova” (qui al link indichiamo una moneta al riguardo). Di solito infatti queste monete vengono coniate in pochissimi pezzi prima della loro messa in circolazione. Dunque, su di esse gioca a loro favore sia l’effetto rarità che la presenza stessa di questa ”anomalia”.

Idem per gli errori in sede di stampaggio: una figura incompleta o sbagliata o differente dal resto della produzione, conferisce loro un notevole valore economico.

Ricapitolando, ecco svelati i trucchi per capire se una moneta o una banconota vale migliaia di euro

In altri casi hanno notevole valore economico i pezzi con i numeri di serie sostitutive delle banconote. Si tratta infatti di quei biglietti che vengono stampati per andare a sostituire i pezzi difettosi.

Al contrario dei pezzi “normali” che vengono stampati in milioni di esemplari, le banconote sostitutive hanno una tiratura limitata. È proprio questo limite di tiratura a permettere loro di avere un prezzo maggiore rispetto alle altre.

Approfondimento

Attenti a queste 1.000 lire perché può valere anche fino a 4-500 euro.

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