Superbonus 110% per il turismo che riparte, ma alberghi e pensioni devono offrirci misure sanitarie potenziate

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Arriva in settimana il Superbonus 110% anche per il turismo. Nella nuova bozza del D.L. Semplificazioni è stata proposta l’estensione delle agevolazioni Covid ad alberghi e pensioni. Da tempo chiedevano di poterne usufruire, per accelerare la ripartenza dopo la pandemia

Circolano le prime indiscrezioni su questo importante provvedimento anticipate dalla Redazione di ProiezionidiBorsa. Ecco, però, cosa dobbiamo controllare quando arriviamo in un albergo o una pensione per una vacanza sicura.

Un incentivo urgente e importante

Il Ministero della Transizione Ecologica ha insistito perché si potesse estendere l’ambito di applicazione di questo provvedimento anche per gli interventi effettuati su immobili con classe catastale D/2, quelli turistici appunto.

Le nuove misure sono davvero importanti: il settore ha già perso 8 miliardi di euro di ricavi nel primo trimestre. Dopo un 2020 che può essere solo definito tragico: l’industria dell’ospitalità ha perso 53 miliardi di ricavi lo scorso anno. E l’incubo non è ancora finito, con i tempi del ritorno alla normalità che si allungano mese dopo mese.

La stima di Unioncamere – che aveva previsto tra gennaio e marzo 2020 una riduzione del 60% dei flussi turistici italiani e dell’85% di quelli internazionali – si è purtroppo avverata. Ora tutto dipende dai tempi di somministrazione dei vaccini. Ma anche dall’organizzazione che alberghi e pensioni sapranno offrire a chi va in vacanza solo col tampone negativo.

I sostegni serviranno per rilanciare il modello di business

Superbonus 110% per il turismo che riparte, ma alberghi e pensioni devono offrirci misure sanitarie potenziate. Dopo la batosta delle chiusure di Pasqua, c’è ancora un mese per rivedere il modello di business del turismo italiano e non arrivare impreparati alle riaperture.

Anche se, sottolinea il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, “la situazione è veramente drammatica”. Le Camere di Commercio hanno fatto la loro parte. Offrendo il loro “pronto soccorso”: sostegno sulla liquidità, contributi per digitalizzazione e sicurezza dell’ospitalità. Che sarà cruciale: trascurarla per inseguire il profitto, vuol dire causare il ritorno in zona rossa di un territorio.

Superbonus 110% per il turismo che riparte, ma alberghi e pensioni devono offrirci misure sanitarie potenziate

Dunque, noi utenti, quando prenotiamo, dobbiamo richiedere le dotazioni di sicurezza. Ma soprattutto dobbiamo controllare quando “sbarchiamo” in albergo. Per stare tranquilli dobbiamo trovare arredi sufficienti e distanziati. Dispositivi di protezione certificati (mascherine, guanti e gel dispenser) utilizzati dal personale ed offerti ai clienti.

Ai desk di accoglienza devono esserci plexiglas protettivi. Sul pavimento deve esserci la segnaletica di sicurezza sui percorsi. Gli accessi agli ascensori devono essere scaglionati. Corridoi, aree comuni e camere devono sanificarli con macchine ionizzatrici. Devono esserci addetti alla pulizia continua nella hall, alla reception, sugli elementi di arredo, nei bagni, negli ascensori e sulle pulsantiere.

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