Superbonus 110% in arrivo la proroga fino al 2025?

Giuseppe Conte

È vero che è stata presentata una proposta autorevole per “prorogare il Superbonus 110% fino al 2025”? Da chi può essere partita la richiesta di prolungare per altri cinque anni lo strumento per rilanciare i settori dell’edilizia e delle costruzioni? A chi è rivolta tale istanza?
Superbonus 110% in arrivo la proroga fino al 2025? Questo articolo ha il compito di rispondere a tali interrogativi, partendo dalle motivazioni che hanno dato origine alla mozione.

Le potenzialità

L’entrata in vigore del “Superbonus 110%” nel luglio del 2020 è stato visto dagli addetti ai lavori  come un vero e proprio spiraglio di luce. Per molti ha rappresentato un buon auspicio per settori in odore di crisi,  e come spinta per  sostenere l’economia delle famiglie italiane.

Il compito primario del Superbonus 110% è quello di rilanciare la delicata rete delle costruzioni, coinvolgendo positivamente il mercato del lavoro. Dalla sua entrata in vigore sono anche attesi  una buona crescita del Prodotto Interno Lordo.

Il Superbonus 110% ha tutte le carte in regola per assicurare un rilevante aumento di valore al contesto urbano, inteso come edifici ed immobili privati e pubblici.

Quello che però ha dato preoccupazioni è stato il termine di scadenza, individuato nella fine del prossimo anno solare, il 31  dicembre del 2021.

Sono infatti  richiesti tempi più lunghi.

Superbonus 110% in arrivo la proroga fino al 2025? Gli addetti ai lavori chiedono la proroga

Hanno pensato di rivolgersi al Premier  Giuseppe Conte i componenti del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. I membri, in comune accordo, hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio  dove chiedono di valutare una proroga per il Superbonus almeno fino al 2025.

I professionisti appartenenti al Consiglio Nazionale, sottolineano nella lettera come la tempistica di attuazione del Superbonus sia stata molto lenta. Rivendicano altresì la scarsa chiarezza di attuazione dei requisiti stessi. Questi elementi potrebbero sottovalutare il valore del Superbonus.

Gli architetti in particolare tengono a precisare come la tempistica ristretta non consenta la messa in opera dei lavori, soprattutto se riferita a edifici di grosse dimensioni. Sono parecchie, infatti, le valutazioni che devono essere avviate prima di intervenire, a partire dalla fattibilità dei lavori e dalla progettazione, elementi che richiedono tempi adeguati per evitare situazioni frettolose.

Il timore è che non prima del mese di marzo del 2020 possano iniziare i lavori veri e propri di riqualifica e ristrutturazione, situazione che non porterebbe al loro termine entro dicembre dello stesso anno.

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