Sulla Festa della Donna pesa l’ombra della violenza sulle ucraine da parte dei soldati

donne

L’augurio è che si tratti di una notizia falsa. Tuttavia fonti autorevoli ucraine hanno lanciato l’allarme e in fondo la storia quando è stata segnata da conflitti ne ha dato testimonianza. Soprattutto quando il conflitto si protrae, lo stress aumenta fino allo stremo, la psiche si indebolisce, la violenza (di ogni forma) aumenta. Sulla giornata di domani dedicata alla Festa della Donna pesa l’ombra delle violenze sulle ucraine da parte dei soldati.

Le istituzioni

Si tratterebbe di un modo “altro” rispetto alle armi per sferzare il nemico. Lasciare segni indelebili in molte donne che hanno deciso di restare e resistere. La denuncia è partita dal Ministro degli Esteri dell’Ucraina Domytro Kuleba che ha parlato di abusi «commessi dai soldati russi». Da qui poi la richiesta alla NATO di vigilare rispetto all’inquietante situazione.

Intanto il Presidente dell’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere Sima Bahous si è espressa in merito. «La situazione attuale mette a repentaglio la sicurezza di tutti gli ucraini ed espone in particolare le donne e le ragazze a un rischio maggiore di violenza sessuale e di genere, in particolare quelle rifugiate o comunque sfollate dalle loro case. Questi fattori devono essere presi in considerazione in tutti gli sforzi per monitorare e rispondere alla situazione in Ucraina, in modo che i primi segnali di allarme dell’impatto ricevano una risposta adeguata e proporzionata».

Sulla Festa della Donna pesa l’ombra delle violenze sulle ucraine da parte dei soldati

La Corte penale internazionale considera lo stupro durante un conflitto un crimine di guerra. Per l’Ucraina non si tratterebbe della prima volta perché già nel 2014 erano stati ravvisati episodi analoghi. Tant’è che la Corte avrebbe già aperto un’indagine sulle violenze sessuali in Donbass durante l’invasione della Crimea nel 2014. Allo stato, tenere alta l’attenzione sull’inquietante sospetto è fondamentale. E per le autorità ucraine è una certezza che si starebbe già consumando ai danni di molte donne.

Combattenti a rischio

Nel mirino finirebbero soprattutto le donne combattenti volontarie e in questo caso la violenza rappresenta un modo per punire la resilienza e sfiancare la popolazione locale. Nel conflitto del 2014 circa un terzo delle prigioniere civili in Donbass avrebbero subito violenza fisica e sessuale. Addirittura lo stupro negli scenari di guerra potrebbe riguardare anche gli uomini. Sarebbe un modo per esercitare una sorta di genocidio in «supporto» alla distruzione dei luoghi compiuto dalle armi. E spessissimo dei civili. Nelle guerre i “protagonisti” sono spesso gli uomini. Normalmente sulle donne cala il velo del dimenticatoio. Per l’Ucraina molte resistono e si espongono per sostenere la Patria e i propri militari.

Nella confusione, nell’atrocità dell’attacco esasperato anche dalla durata dello stesso, le violenze sono la spada di fianco che sorprende e annulla il nemico. Nella propaganda, nelle notizie vere e distorte, l’auspicio è che non sia così. Tuttavia è bene parlarne affinché si faccia luce e si metta in guardia da un male canaglia.

Consigliati per te