Sudori freddi, nausea e tachicardia possibili segnali di un disturbo poco conosciuto

orecchio

A volte alcuni sintomi o disturbi possono comparire all’improvviso, andarsene e ricomparire altrettanto velocemente, lasciando la persona turbata e spaventata.

Questo accade soprattutto in presenza di sintomi che possono essere comuni a molte patologie.

È questo il caso di sudori freddi, nausea e tachicardia possibili segnali di un disturbo poco conosciuto, oltre che di altre condizioni più o meno gravi.

La preoccupazione aumenta inevitabilmente se certi problemi compaiono in specifici momenti, prima di dormire o quando ci si stende in un momento di relax.

È così che si dà ascolto ad ansie e paure, o si banalizza la cosa finendo per ridurre il tutto a del semplice stress.

Abbiamo già visto che bastano questi pochi movimenti per ridurre naturalmente ansia e stress, ma occhio a non sottovalutare certi episodi.

A volte dietro certi sintomi si nasconde ben altro.

Sudori freddi, nausea e tachicardia possibili segnali di un disturbo poco conosciuto

Ai sintomi descritti si aggiungono vertigini, sensazione di sbandamento e instabilità e la nausea può essere tale da condurre anche al vomito.

Prima di pensare al peggio però, è bene sapere che si potrebbe avere a che fare con questa condizione estremamente fastidiosa ma benigna.

Stiamo parlando dei poco conosciuti otoliti, che possono scatenare le cosiddette vertigini parossistiche posizionali.

Lo specialista a cui rivolgersi in questo caso è l’otorinolaringoiatra.

Infatti questi otoliti non sono altro che dei “sassolini” contenuti all’interno dell’orecchio, nell’area deputata all’equilibrio e che escono dalla loro sede naturale.

Caratteristica distintiva di questo disturbo è la comparsa in determinate circostanze, come nell’atto di stendersi a letto, appoggiando la testa da un lato e alzandosi velocemente.

Le cause, le caratteristiche, il trattamento

Le cause della fuoriuscita degli otoliti non è ancora del tutto chiara ma pare essere principalmente connessa a dei traumi meccanici, come ad esempio un brusco movimento della testa.

Questi cristalli, nel fuoriuscire, vanno a stimolare dei recettori che danno origine a quella che è appunto la vertigine parossistica posizionale.

La vertigine, appunto, determina tutti quei sintomi neuro-vegetativi che alcuni potrebbero già aver sperimentato: sudore freddo, nausea, vomito e tachicardia.

Tuttavia, nonostante i sintomi possano spaventare, non c’è nulla di cui preoccuparsi e non ci sono rischi per la persona.

L’unico modo per liberarsene consiste nel rivolgersi ad uno specialista che, attraverso le cosiddette manovre liberatorie, sarà in grado di riposizionare gli otoliti.

È opportuno quindi prestare attenzione ai segnali che il nostro corpo ci invia ma al tempo stesso mantenere la calma ed il contatto con la realtà, rivolgendosi con fiducia al proprio medico.

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