Su questo titolo si sta risvegliando l’interesse degli investitori

Cosa fare con mille euro al mese Azioni o altro

In Piazza Affari sono quotati titoli azionari di cui raramente si sente parlare. In genere sono azioni cosiddette mid o small cap, ovvero a piccola o media capitalizzazione. Ma sono proprio queste azioni che hanno dei potenziali rialzisti che fanno la gioia degli azionisti che le detengono in portafoglio. L’ufficio studi di ProiezionidiBorsa ha analizzato Marr. Perché su questo titolo azionario si sta risvegliando l’interesse degli investitori

Marr vanta un ottima performance per il settore a cui appartiene

Marr (MIL-MARR), è una società che opera nel settore alimentare. Fa parte del gruppo Cremonini. Fino al 2013 l’azione ha seguito un movimento laterale all’interno di un ampio canale posto tra 4 e 9 euro. E’ nel 2013 che i prezzi iniziano una scalata importante. Investitori professionali, ma certamente anche privati, iniziano ad accumulare il titolo che mette a segno un rilevante rialzo.

A inizio gennaio del 2013 l’azione è attorno agli 8 euro, ma dopo tre anni, a fine del 2015, Marr raggiuge i 20 euro. La performance del 150% è un risultato che per un titolo del settore alimentare non è niente male. Ma la salita non è finita. Dopo avere trascorso l’intero 2016 attorno a quota 18 euro, improvvisamente a gennaio del 2017 riprende la scalata. Questa volta l’azione è diretta al massimo storico, che realizza a settembre del 2018, raggiugendo i 27 euro.

A quel punto scattano le prese di beneficio e i prezzi scendono fino a perdere oltre la metà del proprio valore. A maggio di quest’anno toccano il minimo a 11 euro.

Su questo titolo si sta risvegliando l’interesse degli investitori

Da maggio i prezzi si stanno muovendo in laterale, attorno al valore di 13 euro. A giugno hanno fatto una puntata a 14,5 euro, ma sono immediatamente ritornati verso i 13 euro. Attualmente l’azione quota a 13 euro. Il proseguimento della corsa rialzista permetterà al titolo di salire fino a 13,40 euro, da dove passa una importante resistenza e massimo da aprile 2020. Oltre questa soglia il target successivo è a 14,5 euro. A quel punto è probabile che si inneschi una nuova fase di accumulazione simile a quella partita nel 2013.

Al ribasso è invece negativo un ritorno sotto 12,20 euro, che farebbe ricadere il titolo ai 11,80 euro, minimo degli ultimi 3 mesi.

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