Su cosa conviene investire nei prossimi mesi? Quale sarà l’asset su cui puntare?
L’asset su cui puntare nei prossimi mesi
Dopo le elezioni europee si guarda con ottimismo alla crescita futura. O almeno questa è la speranza degli analisti che hanno registrato la mancata della tanto temuta ondata populista come un fattore positivo. Ma non ci sarebbe solo l’Europa nei radar degli operatori. Un punto a favore è stato dato anche al Giappone. E’ infatti il panorama nipponico quello che incassa la maggior parte delle previsioni positive. Stando infatti a quanto dichiarato dai gestori del fondo T. Rowe Price Japanese Equity di T. Rowe Price, Tokyo potrà sfruttare una serie di cambiamenti radicali.
Su cosa conviene investire nei prossimi mesi?
Un primo beneficio si avverte già a livello di fondamentali, quelli delle aziende che si trovano ad operare, per giunta, in un ambiente più favorevole. Risultato: aumento degli utili aziendali e migliori rendimenti per gli azionisti. Tutti elementi che negli ultimi anni hanno permesso un ritorno dell’interesse per gli investimenti e l’imprenditorialità ma anche una sorte di cambiamento.
In positivo. Infatti gli analisti hanno osservato una maggior predisposizione delle società a sbloccare i capitali per l’ottimizzazione delle risorse e delle potenzialità inespresse. Il riferimento va a start up e aziende di nicchia che hanno permesso anche una diversificazione all’interno del panorama di offerte imprenditoriali all’interno del Giappone stesso.
Su cosa conviene investire nei prossimi mesi? Una nuova generazione di imprenditori
Ovviamente sono ben lontani, agli occhi degli investitori stranieri, i tanti punti di forza che negli anni 80 erano presenti nell’economia giapponese. Ma il mercato vede con occhio benevolo anche il cambiamento dei giovani verso il lavoro.
Non più l’aspirazione verso la grande azienda ma l’accettazione di una sfida in una realtà imprenditoriale più piccola ma più dinamica. Anche le autorità nipponiche se n sono accorte a negli ultimi anni hanno lanciato una serie di iniziative e facilitazioni fiscali proprio per questa nuova classe di lavoratori.
Non solo, ma anche le strategie di governance hanno puntato ad un aumento dei rendimenti anche per gli azionisti. Proprio quest’ultima voce ha sempre visto il Giappone rimanere indietro, un ritardo che, complice anche l’aumento del buyback sulle società del Sol Levante, può essere facilmente recuperato nel breve termine.
In arrivo più investimenti dall’estero
E ancora: un elemento ulteriore di appetibilità per gli investitori esteri può essere rappresentato dal return on equity (ROE). Si tratta perciò di una sorta di cocktail che a sua volta dà origine ad un circolo virtuoso. Infatti il miglioramento dell’ambiente e le potenzialità in fase di realizzazione, porta ad un intervento maggiore da parte degli investitori esteri, da qui un ritorno del capitale agli azionisti che, a loro volta, crea un maggior interesse a livello internazionale.
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