Straordinari fiori e piante grasse spettacolari riempiono di colore le nostre case e i giardini, ma attenzione perché potrebbero essere illegali

cactus Peyote

Aprile è il mese in cui ogni giardino e balcone si colora di fiori meravigliosi. Anche chi non ha grandi spazi per il verde non rinuncia a rallegrare la propria casa acquistando delle piante. Non importa se siano sempreverdi o piante grasse, se abbiano fiori grandi o piccoli, profumati o meno. Certo è che molti sono coloro che vanno alla ricerca di specie rare e dalle caratteristiche particolari.

Avevamo parlato, per esempio, di una rarissima varietà di orchidea dalle foglie dorate che deve vivere in una campana. Ancora, abbiamo dedicato un articolo alla pianta grassa dalla forma di tartaruga. Sicuramente straordinari fiori e piante grasse spettacolari, ma attenzione perché alcuni di essi potrebbero tirarci un bruttissimo scherzo.

Infatti, gli appassionati dovrebbero fare attenzione quando acquistiamo varietà rare, specialmente da rivenditori online. In questo articolo ne spieghiamo i motivi, cosa s’intende per “green crime” e come evitare d’incapparci senza volerlo.

L’hanno chiamata Operazione Atacama e si è occupata di più di mille cactus rarissimi rubati dal deserto di Atacama e acquistati da un collezionista marchigiano. Il suo intento era rivenderli al mercato nero per un traffico di circa 1,2 milioni di dollari. I carabinieri italiani e la polizia cilena nel 2021 erano riusciti a riportare nella propria terra d’origine piante Copiapoa e Eriosyce, uniche nel loro genere. Si è trattato del più grande caso di traffico illecito di piante grasse nel nostro Paese.

Straordinari fiori e piante grasse spettacolari riempiono di colore le nostre case e i giardini, ma attenzione perché potrebbero essere illegali

Purtroppo, però, non è rimasta l’unica. Infatti, il fenomeno che riguarda l’importazione illegale di pelli, animali esotici, corni e zanne oggi comprende anche specie floreali. Un settore internazionale talmente redditizio per i criminali da stimare un giro d’affari dai 6 ai 20 miliardi di euro l’anno. Con questo intento, nel 2018 è nato FloraGuard. Questo progetto, finanziato dal Consiglio del Regno Unito, si propone di monitorare il mercato nero di piante protette.

Infatti, se per gli animali è più facile riconoscere le specie esotiche protette e d’importazione illegale, per le specie vegetali la questione si complica. Infatti, le persone non sono assolutamente informate del rischio di poter entrare involontariamente nel traffico di specie illegali. Stessa cosa vale per gli oggetti o i prodotti importati e che possono contenere parti di queste varietà.

Allora, come possiamo fare per sapere se stiamo acquistando una pianta vietata? Ci sono orchidee ornamentali e cactus come la Saussurrea Costus o il cactus Peyote dell’Ariocarpus. Uno strumento importantissimo è la Convenzione di Washington (1975) sul commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione. Consultando le sue liste possiamo evitare di incappare in un traffico illegale che oggi in Italia è molto attivo.

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