Storia apparente e storia reale, economica e non. Le verità nascoste sotto il velo della storiografia ufficiale

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Vi è mai capitato di scoprire che qualcosa, che credevate vero, in realtà era diverso da come pensavate?

Molto più spesso di quanto si potrebbe credere, una parte significativa della storia, a seguito di studi ed approfondimenti, si rivela poi essere diversa dalla ricostruzione che gli studi storiografici ufficiali ci hanno tradizionalmente restituito.

Storia apparente e storia reale, economica e non

Del resto, basta a volte interrogarsi su alcuni aspetti della realtà, per rendersi conto che certe presunte realtà, in effetti, sono solo, appunto, delle ipotesi, delle presunzioni.

Date per scontate, ma tutt’altro che attendibili.

E di qui la necessità di comprendere, quindi, come siano andate realmente le cose.

L’esempio degli antichi Egizi e di altre civiltà

Un esempio in tal senso proviene dalla storia antica.

Costellata di civiltà che, in base agli elementi disponibili alla storiografia ufficiale, avrebbero avuto mezzi tecnologici decisamente scarsi, e sicuramente insufficienti per realizzare certe costruzioni, come le piramidi.

In effetti, gli storiografi tradizionali hanno anche formulato le loro ipotesi, sulle tecniche che si sarebbero utilizzate per la loro edificazione.

Tuttavia, sperimentando in pratica queste ultime, e provando, quindi, a realizzare le medesime costruzioni di queste antiche civiltà, non si è assolutamente riusciti nell’intento.

Evidentemente, la ricostruzione ufficiale non corrisponde a quanto in realtà successo.

E di qui le tesi più diverse, come noto comprensive anche di ipotesi di un raggiungimento di livelli di conoscenza tecnica e scientifica sconosciuti persino per noi, non escluso il coinvolgimento di civiltà extraterrestri.

Del resto, come non ricordare un testo che ha posto una netta frattura tra storiografia ufficiale sino allora in voga, e nuova storiografia, il famoso “Non è terrestre” di Peter Kolosimo.

Misteri nazisti

Anche la storia contemporanea è stata, come dire, riscritta sulla base di scoperte che hanno modificato i precedenti scenari.

In tal senso, la storia del Nazismo, dopo talune scoperte, ha evidenziato come un piano di sterminio non riguardasse solo gli ebrei. Ma anche tutti i tedeschi che presentavano problemi di salute non risolvibili, considerati un inutile peso per la società. Di qui un piano, mantenuto ovviamente segreto agli stessi tedeschi dell’epoca, noto anche come piano X. Un piano che prevedeva di far uccidere segretamente, tramite eutanasia, tutti quei tedeschi ricoverati in ospedali o altre strutture, che non potessero rapidamente guarire.

Il piano segreto

Del piano erano a conoscenza solo le alte gerarchie politiche e parte del personale medico che praticava le iniezioni mortali. E falsificava i verbali medici, indicando come causa di morte, ovviamente, qualcosa che nulla realmente aveva a che fare con le vere cause delle morti, come decessi naturali o dovuti a malattia.

Il tutto mantenuto segreto ai più, per evitare possibili reazioni da parte degli stessi tedeschi, che avessero conosciuto la vera sorte di loro connazionali o parenti.

Altri aspetti della storia tedesca sono maggiormente avvolti nel mistero. Riguardano financo possibili contatti con extraterrestri e tecnologie di probabile origine aliena, come la famosa “campana”, in tedesco die glocke.

Stampa di moneta parallela per saldare il debito?

Veniamo quindi ad uno dei possibili misteri economici, probabilmente uno dei maggiori dell’epoca contemporanea.

Come noto, per finanziarie il debito pubblico, nei principali sistemi economici contemporanei, o si emettono altri titoli del debito, che in parte rimpiazzano il debito precedente, oppure si stampa denaro, comunque legata all’emissione del debito, come negli USA.

Ma in questo modo si crea sempre debito.

E se invece a volte la verità fosse diversa?

Se fosse vero sempre, allora significherebbe che anche in quei sistemi, come in Svizzera, USA o Giappone, in cui è consentito finanziare il debito stampando denaro, ma dietro correlata emissione di debito, a nuova moneta dovrebbe corrispondere nuova emissione di debito.

Pare invece che questi conti talora facciano fatica a tornare, e alcune analisi hanno evidenziato un fenomeno di questo tipo.

Ad una certa massa monetaria, non parrebbe corrispondere una pari emissione di titoli di stato.

Come mai?

Come mai la Fed ha smesso di pubblicare alcuni dati sulla massa monetaria?

Potrebbe trattarsi della soluzione del vecchio problema del debito, all’insegna del: il governo fa un po’ come vuole, pur di portare avanti gli interessi generali.

Pertanto, soprattutto quando deve restituire debito che non viene rinnovato, potrebbe far emettere denaro, senza correlata emissione di titoli del debito.

Non lo si formula apertamente, come sistema, per non creare tensioni inflazionistiche, ma magari lo si applica, per risolvere il problema del debito.

E, infatti, anche il mancato aggiornamento di alcuni dati sulla massa monetaria andrebbe in questa direzione.

Storia apparente e storia reale, economica e non: conclusioni

Nel corso del tempo, anche governi democratici paiono aver mantenuto alcuni segreti, e gestito alcune problematiche senza rispettare alcuni principi. In tal senso anche una possibile politica monetaria che non sempre pare rispettare l’equazione tra nuova massa monetaria ed emissione di titoli del debito. Almeno questa la tesi di alcuni analisti, che hanno evidenziato incongruenze tra massa monetaria ed emissioni di titoli del debito e la mancata diffusione di alcuni dati.

Del resto, neppure possiamo escludere che interi sviluppi della civiltà umana abbiano interessato addirittura civiltà extraterrestri. A maggior ragione, non possiamo escludere che, per rivolvere concretamente certe problematiche, come quella della correlazione tra debito e moneta, si sia agito e forse tuttora si agisca all’insegna del si fa, ma non si dice.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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