Stop al reddito di cittadinanza per questa categoria di persone perché prive di questi requisiti 

reddito di cittadinanza

Negli anni la Corte Costituzionale è intervenuta molte volte per chiarire il rapporto tra Stato e straniero. Sia per quanto riguarda i diritti civili, che le libertà fondamentali, ma anche la vita economica e l’accesso al lavoro. Non solo si è occupata dello straniero nella partecipazione alla vita sociale, ma anche delle politiche migratorie. La Corte ha affrontato, più volte, il tema del rapporto tra straniero e sussidi sociali.

Nel tempo, infatti, si è molto discusso del rapporto tra straniero e sostegno sociale pubblico. E vi sono stati molti interventi sia della legge che della giurisprudenza per identificare esattamente le prestazioni che lo Stato deve agli stranieri, come ai cittadini.

Stop al reddito di cittadinanza per questa categoria di persone perché prive di questi requisiti

A questo proposito interessanti due sentenze, molto recenti ,della Corte Costituzionale, la sentenza 19 del 25 gennaio 2022 e la sentenza 34 del 17 febbraio 2022. La Corte ha giudicato se sia legittima la norma che esclude il reddito di cittadinanza ed il reddito di inclusione per gli stranieri. In particolare, per quelli che non siano titolari di un permesso di soggiorno per lunghi periodi.

È ben identificabile un punto principale del ragionamento dei giudici nell’affermare che reddito di cittadinanza e il reddito di inclusione non spettano agli stranieri. Il ricorso alla Corte Costituzionale lamentava che queste due misure, a differenza delle altre prestazioni sociali, non comprendevano alcuni stranieri. Quelli , cioè, muniti di permesso unico di lavoro o di ricerca con durata inferiore a 6 mesi. Reddito di cittadinanza e di inclusione, spiega la Corte costituzionale, non hanno carattere assistenziale.

Le sentenze della Corte Costituzionale

Il fine ultimo di queste misure si rinviene, secondo i giudici, nel consentire l’ingresso nel mercato del lavoro ad una serie di persone che non riescono a trovarlo. Ancora meglio sono misure di politica del lavoro con il fine di ridurre la disoccupazione, e solo indirettamente hanno un obbiettivo di tipo assistenziale. Dunque la Corte conferma lo stop al reddito di cittadinanza per questa categoria di stranieri.

Infatti oltre a quanto ricordato, reddito di cittadinanza e di inclusione comportamento il dovere per il beneficiario di lavorare quando chiamato. Pena la revoca del sussidio. Proprio perché questo è il senso dietro le norme, la Corte Costituzionale ritiene che sia legittimo per la legge destinare queste misure solo ad alcune categorie di stranieri. In particolare, quelli che soggiornano in Italia per un tempo lungo ed indeterminato. Infatti, il soggiorno stabile diventa un requisito importante quando la misura sia destinata ad abbassare la percentuale strutturale di disoccupazione in Italia.

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