Sterlina da apprezzare e Regno Unito in festa

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Mentre la regina gioisce per la notizia di un nuovo pro-nipotino, o principino che dir si voglia, in arrivo anche sul fronte macro-economico il barometro del regno Unito continua a segnare alta pressione.
Cose belle insomma quasi tutte in grado si spingere la sterlina verso l’alto:

Indice dei principali prezzi al consumo (Annuale) (Set) 1,9% 2,0% 2,1%
Indice dei principali prezzi di produzione (Mensile) (Set) 0,1% 0,1% 0,2%
Indice dei principali prezzi di produzione (Annuale) (Set) 2,4% 2,3% 2,2%
Indice dei principali prezzi al dettaglio (Mensile) (Set) 0,0%   0,9%
Indice dei principali prezzi al dettaglio (Annuale) (Set) 3,3%   3,4%
IPC (Annuale) (Set) 2,4% 2,6% 2,7%
IPC (Mensile) (Set) 0,1% 0,2% 0,7%
Indice CPIH (Annuale) 2,4% 2,3% 2,7%
Indice dei prezzi delle abitazioni (Annuale) 3,2% 3,5% 3,4%
Andamento dell’IPP (Mensile) (Set) 1,3% 0,9% 1,2%
Andamento dell’IPP (Annuale) (Set) 10,3% 9,2% 9,4%
Andamento dell’indice dei prezzi di vendita (Mensile) (Set) 0,4% 0,2% 0,2%
Andamento dell’indice dei prezzi di vendita (Annuale) (Set) 3,1% 2,9% 2,9%
Indice dei prezzi al dettaglio (Annuale) (Set) 3,3% 3,5% 3,5%
Indice dei prezzi al dettaglio (Mensile) (Set) 0,0% 0,2% 0,9%

 

Tutti i dati potenzialmente inflazionistici sono pienamente  sotto controllo. Quel qualcosa che si muove verso l’alto sulle vendite è compensato dall’indice dei prezzi al consumo e comunque indica un buono stato di salute e buona propensione dei consumatori del regno Unito, evidentemente padroni del proprio destino grazie a un sterlina che progressivamente sta recuperando forza.

Sul fronte Brexit la strada, che qualche sito ipotizzava nei giorni scorsi fosse in dirittura d’arrivo, pare invece ancora lunga prima di trovare un accordo con Bruxelles.

L’ipotesi di una proroga o creazione di un corridoio commerciale reciproco si è arenata di fronte alle richieste economiche dell’UE che restano ingenti e non ricevibili da Londra.

Questo aspetto è quello che presenta le maggiori criticità anche riguardo al futuro della sterlina.
Un Regno Unito che venga , per ritorsione, isolato sul fronte commerciale dal resto ‘Europa avrebbe certamente un impatto negativo sulla sterlina.

Dal lato pratico nel caso sarà un evento del genere sarà un misuratore efficace della forza e della consistenza del Commonwealth . Unione di stati certamente in grado di rifornire i sudditi di Sua maestà di materie prima molto meno di prodotti di qualità e del lusso.

A meno che per comunanza di interessi e di lingua dopo secoli di accordi concreti e storicamente importanti ma realizzati costantemente con sguardi in cagnesco si realizzi, con altri toni più veramente amichevoli, un corridoio preferenziale e reciproco con gli Stati Uniti .
Usa sempre pronti a privilegiare, in ossequio a un dividi et impera sempre gestito “magistralmente” da Washington, rapporti one to one coi propri alleati .
Senza contare che ormai è chiaro come Trump & co vedono l’Unione Europea come un fastidioso orpello che non fa altro che rinforzare il principale rivale industriale, ovvero la Germania.

Una disarmonia dell’ andamento dei cambi tra sterlina ed euro e sterlina dollaro americano sarà la piena conferma del realizzarsi di questo nuovo scenario.

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