STEM: il futuro del lavoro è in questa parola

Coronavirus: quando le assenze dal lavoro vengono retribuite

STEM: il futuro del lavoro è in questa parola. Educazione e formazione di tipo STEM sono temi di grande importanza a livello nazionale. Ma certamente lo sono anche a quello internazionale. STEM è un acronimo. Sono le prime lettere delle parole inglesi per Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Cioè le materie scientifiche. L’evoluzione e l’innovazione tecnologica stanno rivoluzionando il mercato del lavoro. E, di conseguenza, anche ciò che viene chiesto alle scuole ed alle università. Il tutto sta portando a una sempre maggior domanda di questo tipo di competenze.

A tale aumento di domanda spesso non corrisponde un’offerta adeguata. Questo fatto determina una mancanza di profili. Perché? Il fine deve essere uno solo. Individuare soluzioni per indirizzare la scelta verso un percorso scolastico STEM. Lo ha fatto l’Osservatorio Fondazione Deloitte, con uno studio denominato RiGeneration STEM. Perché senza dubbio le competenze del passato passano da scienza e tecnologia.

STEM: il futuro del lavoro è in questa parola

Il mercato del lavoro è in costante evoluzione. Negli ultimi anni sono cambiati i modelli di business. Ma anche  la comunicazione, l’archiviazione e l’analisi dati. Così come sono cambiati gli strumenti utilizzati ogni giorno. Ed anche l’ambiente di lavoro. Il carburante nel motore di questo cambiamento è l’innovazione. Un’innovazione scientifica e tecnologica, ovviamente. Tutto ciò ha anche subito un’accelerazione significativa in seguito alla pandemia.

L’uomo ha costruito intorno a sé un sistema ormai collaudato. Il cambiamento all’interno del mondo del lavoro è indirizzato. Veicolato da crescenti investimenti in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico. Le più grandi aziende del mondo, non a caso, sono tutte tecnologiche (Microsoft, Alphabet, Amazon, Alibaba, Facebook).

In questo contesto può la tecnologia sostituire il lavoro umano? Anche solo pensarlo sarebbe limitante. Le risorse tecnologiche a disposizione rappresentano un’integrazione. Permettono di elevare le capacità umane. E di generare nuove mansioni.

Lo STEM come necessità

Questo trend non è nuovo. Dal 1970 ad oggi sono aumentati parecchio i lavori analitici e interpersonali. E si è vista una riduzione dei lavori ripetitivi, con poco valore aggiunto. L’elemento importante è la velocità del cambiamento. Cambiamento che oggi viaggia a ritmi davvero notevoli. Il quantitativo di dati elaborati raddoppia ogni 18 mesi. Nell’arco temporale di due anni si pensa che verranno generati più dati di tutti gli anni precedenti. Ma tutti gli anni messi insieme, è da sottolineare.

A cosa serve tutto questo? Alla generazione di professionisti in scienza e tecnologia. I quali devono guidare l’innovazione mediante la ricerca. E valorizzare gli strumenti tecnologici generati. Il World Economic Forum ha individuato tra le professioni del futuro i lavori dell’universo STEM. Nel futuro saranno sempre più richieste risorse specifiche. Risorse con competenze negli ambiti di analisi dati e Intelligenza Artificiale. Ma anche sviluppo software e trasformazione digitale.

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