Stato Italiano di fronte al dilemma Fincantieri: salvaguardare l’occupazione o comprare respiratori?

Fincantieri

La risposta dello Stato Italiano alla crisi del Covid-19 è comprare sottomarini?

È la domanda che si è posta La Repubblica in un articolo in cui si affronta una questione spinosa che vede coinvolti Fincantieri e lo Stato Italiano. Questi sono i termini della faccenda. L’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha annunciato agli analisti finanziari che la società sta chiudere nelle prossime settimane un contratto per la fornitura di due sommergibili per la Marina Italiana, più due in opzione. L’ammontare del contratto non è trascurabile. Vale, infatti, 2 miliardi e 300 milioni di euro: la prima coppia di sottomarini costa 1.300 milioni, quella in opzione un altro miliardo.

La decisione era stata presa dal governo a fine 2019, ma l’emergenza del Covid-19 potrebbe portare a rivedere l’accordo per investire in strutture e apparecchiature sanitarie che possano servire a combattere l’emergenza. Questa decisione, però, potrebbe avere delle controindicazioni con conseguenze che potrebbero portare a un altro tipo di emergenza, quella occupazionale.

La crisi mondiale scatenata dalla pandemia in corso, infatti, ha di fatto azzerato il turismo. Gli armatori, quindi, in questo momento non hanno sicuramente come priorità quella di investire in nuove navi da crociera. Tutti i contratti già firmati da Fincantieri, che ha 8600 dipendenti e dà lavoro ad altre 50 mila persone dell’indotto, quindi, potrebbero essere a rischio con conseguenze devastanti sull’occupazioni. L’unica alternativa rapida nell’orizzonte di Fincantieri sono le vendite militari.

Lo Stato Italiano, quindi, si trova di fronte a un dilemma non da poco conto: occupazione e difesa dell’interesse nazionale oppure emergenza sanitaria? Il nostro punto di vista è che vada salvaguardata e affrontata l’emergenza sanitaria, ma in questa sede siamo interessanti all’impatto sul titolo Fincantieri.

Chiaramente in un caso l’impatto sarebbe positivo (difesa dell’occupazione), nell’altro sarebbe negativo (difesa della salute), ma cosa dicono le quotazioni?

Analisi grafica e previsionale sul titolo Fincantieri

Fincantieri (MIL:FCT)) ha chiuso la seduta del 2 aprile a quota 0,5275€ in ribasso dello 0,85% rispetto alla seduta precedente.

Che il titolo sia in sofferenza si capisce da sedute come questa del 2 aprile. Con un indice italiano in rialzo di circa il 2% Fincantieri chiude al ribasso dello 0,85%. Non è, però tutto perduto. Come si vede dal grafico, infatti, il supporto in area 0,49634€ sta reggendo molto bene. La sua tenuta in chiusura di settimana combinato al segnale di minimo di BottomHunter in via di formazione potrebbero far esplodere le quotazioni al rialzo.

Ovviamente una chiusura settimanale inferiore a 0,49634€ farebbe precipitare le quotazioni verso il III° obiettivo di prezzo in area 0,2411€.

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Fincantieri: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Approndimento

Il rischio di ulteriori ribassi sul Ftse Mib è ormai alle spalle?

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