Starbucks, un titolo resistente a Wall Street

Starbucks

Mentre i mercati finanziari americani fra alti e bassi sono in balia delle onde, il titolo Starbucks sembra andare avanti per la sua strada, incurante delle situazioni contingenti. Lo scenario attuale, come già detto in precedenti articoli, è molto movimentato. I fattori scatenanti della attuale incertezza sono sostanzialmente di tipo geopolitico, ovvero il rapporto rovente tra Trump e il Presidente Xi Jinping. La guerra dei dazi, che in un primo momento sembrava dovesse terminare in breve tempo, si è acuita ancor di più dopo la svalutazione dello Yuan da parte del governo cinese.

A Wall Street la volatilità è alta

Le chiusure di ieri sui mercati USA danno benissimo l’idea di cosa stia succedendo. I tre indici principali hanno chiuso questa volta con segno decisamente positivo, con il Nasdaq che come sempre fa le sue performance migliori chiudendo a +1.95%. Anche Il Dow Jones e l’S&P 500 portano a casa un punto e mezzo percentuale, quasi l’esatto opposto della chiusura di lunedì, sintomo evidente di grande incertezza e volatilità.

I titoli in sofferenza

Se gli indici stanno mostrando alti e bassi, non si può dire lo stesso per i titoli bancari. Le maggiori banche d’America stanno soffrendo ancora il taglio dei tassi di interesse della FED, e titoli come Citigroup e Goldman Sachs con una perdita del 2.7% e Bank of America con il 2.4%, sono la cartina al tornasole di questa crisi. Senza parlare dell’indice di riferimento per i bancari, ovvero il KBW Nasdaq Bank Index che dal 31 luglio ad oggi ha perso circa il 9.8%

Un titolo in controtendenza: Starbucks

Parliamo ora di titolo che sembra sia riuscito davvero a non risentire delle pesanti movimentazioni geopolitiche e commerciali che stanno affliggendo il settore azionario e non solo: Starbucks (SBUX).

La famosissima catena del caffè è la più grande nel suo genere, con più 28.000 punti vendita in quasi 80 stati e di cui circa 12.000 solo negli Stati Uniti d’America. Di sicuro i tre universitari che nel 1971 aprirono il primo Starbucks a Seattle, ne hanno fatto di strada.

Un trend in costante rialzo

Gli ultimi aggiornamenti della compagnia di Seattle hanno mostrato crescita forte soprattutto negli Stati Uniti, complici anche un tasso di disoccupazione non alto e salari decisamente adeguati. Da un punto di vista grafico, quello che sorprende maggiormente su base annua è la mancanza quasi totale di forti ritracciamenti.

Grafico Stabucks

Il titolo da agosto dello scorso anno ha evidenziato una performance eccellente, passando da 52.16 a 96.76 dollari per azione, il che vuol dire circa l’85,5% di crescita in termini percentuali. E sembra che né la trade war con la Cina, né il taglio dei tassi, abbia scalfito il gigante delle catene di caffè. Vedremo come si evolverà la cosa, ma per il momento è bene appuntarsi il nome Starbucks sul proprio taccuino come titolo molto forte.

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