Sta per cadere e scoppiare una bomba sociale sulla nostra economia

Banca d' Italia

Chi resterà sul mercato? E come resterà? Grandi problemi per le imprese post pandemia.

Una  impresa su tre è a rischio chiusura.  Sta per cadere e scoppiare una bomba sociale sulla nostra economia.

Recenti stime parlano che forse  anche il 40% delle aziende non  riprenderanno la propria normale attività e saranno costrette a chiudere.

Quali imprese sono più a rischio chiusura?

Come sempre le micro e piccole aziende sono le più probabili a rischio chiusura.

Vi sono seri rischi anche per le medie e sicuramente anche per le grandi.

Sicuramente sei alberghi e ristoranti su dieci  chiuderanno definitivamente entro la fine dell’anno, con notevoli conseguenze sui livelli di occupazione del settore.

Anche  nei seguenti settori: alloggio, ristorazione, sport, intrattenimento e cultura le imprese sono a grave rischio di liquidazione.

La Commissione Europea ha stabilito che la contrazione maggiore del PIL nazionale sarà quella dell’Italia stimata in una diminuzione pari al 11,20%, questa percentuale è la più alta tra i Paesi U.E.

Anche Spagna e Portogallo stanno meglio di noi, da una previsione a maggio  di caduta del PIL nella U.E del 7,4%, oggi siamo passati al 8,30%.

Caduta del PIL in Europa medio del 8,30%

In Germania e Olanda  la caduta del PIL sarà meno grave e molto più contenuta. La migliore sarà la Polonia con una caduta del PIL  del solo 4,6%, quasi come una crisi finanziaria passeggera.

Solo nel 2021 si dovrebbe avere un PIL positivo, ma questo non riporterà i conti in ordine.

La crisi in autunno potrebbe essere forte con tante imprese a rischio chiusura

Stime Banca d’Italia.

Secondo uno studio straordinario sugli effetti della crisi economica di Banca d’Italia almeno il 50% delle famiglie italiane è stato colpito dalla crisi finanziaria relativa alla pandemia del coronavirus.

Per adesso non si vedono significativi  movimenti di ripresa.

Più di un terzo delle famiglia ha dichiarato di avere risorse liquide per soli tre mesi per coprire i consumi ordinari come spesa e bollette.

Il numero dei disoccupati è cresciuto, in particolar modo tra quelli che lavoravano nel settore del turismo in via stagionale.

Inoltre almeno la metà della popolazione si aspetta una calo dei propri redditi per il futuro più prossimo.

I più colpiti dalla crisi: lavoratori autonomi e dipendenti con contratti a tempo  determinato.

Sta per cadere e scoppiare una bomba sociale sulla nostra economia

Siamo in presenza di una vera e propria bomba ad orologeria sociale.

Quando scoppierà?

Purtroppo molto presto, il 17  agosto scadrà il blocco dei licenziamenti, e poi?

Sicuramente sarà prorogato per forza di legge, ma questo non farà che rimandare il grave problema di alcuni mesi. Prima o poi le imprese saranno costrette a licenziare e poi?

Se il Governo  non si muove velocemente a chiedere  gli unici fondi disponibili che sono quelli relativi al MES, la bomba sociale scoppierà prima del previsto e sicuramente  all’inizio del prossimo autunno.

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