S&P 500: analisi e previsioni su time frames diversi

S&P 500

Ancora una volta, riprendiamo in tal senso l’analisi dello S&P 500, da cui l’avevo lasciata nell’articolo di ieri. Un principio spesso utile da seguire è quello di effettuare analisi su time frames diversi e con metodi diversi. Qualora si ottenga una convergenza di indicazioni, allora queste si rafforzano a vicenda.

In tale analisi avevo appunto sottolineato il rilievo della posizione ciclica di lungo, ed analizzato un particolare tipo di metodica, basato sulle barre direzionali.

Ricaviamo, dalla dinamica delle quotazioni, una conferma delle indicazioni di tale tecnica, come da grafico seguente.

La barra ribassista contrassegnata dalla freccia verticale costituisce la precedente barra direzionale, avendo un minimo ed una chiusura inferiori sia alla precedente barra direzionale (rossa), sia alla barra inside verde (inside perché con minimo e massimo ricompresi nel range della precedente barra).

Segue una barra inside di mera correzione rialzista e quindi la barra in corso.

Come detto la resistenza da superare non è il massimo della barra inside, ma quello della precedente barra direzionale, in chiusura di time frame, in questo caso quello mensile, indicato dalla retta orizzontale indicata dalla freccia sulla destra.

Come notiamo queste indicazioni trovano tutta la loro rilevanza proprio nella barra in corso.

Le quotazioni riescono, per il momento, solo estemporaneamente a superare il massimo della precedente barra direzionale, tanto da formare un massimo superiore, per poi declinare, ed infatti notiamo che i valori di chiusura sono poco sotto la resistenza direzionale, guarda caso.

In base a questa tecnica il trend resta ribassista.

Ma passiamo al time frame settimanale, esaminato in base ai coefficienti vettoriali di Gann.

Come precisato in mie analisi di qualche tempo fa, è scorretto parlare di angoli, in quanto i vettori rappresentano un determinato rapporto spazio tempo.

Si deve quindi trovare di quanto spazio (prezzo) debba crescere o decrescere un vettore, ma su questo punto non mi soffermo.

Compiute quindi alcune operazioni preliminari per determinare gli opportuni coefficienti spazio temporali, possiamo ottenere il seguente grafico:

Sull’attuale barra settimanale è quindi evidente la convergenza di ben 3 vettori di Gann tracciati da rilevanti punti di massimo/minimo.

S&P 500: come direbbe Gann siamo quindi in presenza di un forte punto vibrazionale, che funge da resistenza.

Passiamo infine ad un’analisi sul time frame daily con magic box.

Esaminiamo il seguente grafico:

La retta orizzontale più bassa costituisce una resistenza statica, da cui passavano anche precedenti massimi (triplo massimo?).

La retta orizzontale poco più sopra rappresenta un target di prezzo proiettato da magic box.

La linea verticale sulla destra indica l’intersezione tra il target di prezzo ed una retta dinamica delineata sempre con lo stesso metodo, nonchè setup di tempo.

S&P 500: entro tale setup, previsto per il 27 febbraio, era probabile la formazione di un top.

La retta dinamica è tracciata senza passare da alcun minimo o massimo, con una particolare tecnica del metodo magic box.

Tale retta supportiva è stata rotta al ribasso un giorno prima della scadenza del setup.

Pertanto, la continuazione rialzista passa, necessariamente, dalla rottura dell’attuale fascia di resistenza sulla quale, come detto, convergono diversi riferimenti. Viceversa dobbiamo attenderci o una fase laterale o la ripresa del precedente trend ribassista.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
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