Sono questi gli esami clinici che una donna dovrebbe fare per salvaguardare la propria salute negli anni

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I passaggi dall’adolescenza all’età adulta e poi alla piena maturità femminile sono momenti cruciali. Nel corso degli anni, infatti, il corpo di una donna attraversa alcune trasformazioni che richiedono costanti attenzioni. Bisogna affidarsi alla prevenzione, sempre necessaria per vivere meglio. Innanzitutto è fondamentale uno stile di vita sano: attività fisica regolare, alimentazione equilibrata, niente fumo né alcol e controlli medici periodici raccomandati. Sono questi gli esami clinici che una donna dovrebbe fare per salvaguardare la propria salute negli anni. Ovviamente il medico di base, che conosce la storia clinica della paziente, saprà dare maggiori indicazioni a riguardo.

L’importanza di un check up

Il check up periodico non è ancora considerato un’abitudine da rispettare e la tendenza generale è quella di sottoporsi a visite ed esami solo quando insorge un problema. Tutti, invece, dovrebbero regolarmente verificare il proprio stato di salute per prevenire eventuali patologie. È l’unico modo per vivere bene e più a lungo. Le buone abitudini si prendono a 20 anni, si mantengono a 30 e 40 e si rivelano ancora più preziose dai 50 in su.

Sono questi gli esami clinici che una donna dovrebbe fare per salvaguardare la propria salute negli anni

Per prendersi cura della propria salute, dalla comparsa del primo ciclo mestruale fino alla menopausa e oltre, sono questi i controlli da fare.

La valutazione di un emocromo e delle riserve di ferro serve per capire se attraverso le mestruazioni si hanno perdite importanti di sangue che potrebbero provocare carenze. In questo caso bisognerà integrare il ferro attraverso l’alimentazione o farmaci.

La valutazione della funzionalità tiroidea, in assenza di disturbi e famigliarità, va controllata almeno prima di una gravidanza. Questa ghiandola segnala all’organismo come e quanta energia spendere.

La valutazione del metabolismo avviene attraverso la misurazione di glicemia, colesterolo e trigliceridi. L’alterazione di questi valori potrebbe portare all’insorgenza di problemi cardiovascolari. Dopo la menopausa il metabolismo rallenta ed è più facile trovarli alterati.

La visita ginecologica permette di valutare attentamente l’organo riproduttivo femminile. Dopo i primi rapporti, è importante fare regolarmente il pap-test per prevenire il tumore al collo dell’utero.

Altri esami da fare

La visita senologica, con ecografia dopo i 30 anni e mammografia dopo i 40, è necessaria per la diagnosi precoce del tumore mammario. In questo contesto è fondamentale anche l’autopalpazione.

La ricerca di sangue occulto nelle feci va fatta dopo i 50 anni e se positiva viene seguita da una colonscopia. Questi due esami consentono di prevenire il tumore al colon retto.

La MOC vertebrale si esegue dopo la menopausa, invece dopo i 65 anni si fa quella femorale. Serve per sapere se si ha l’osteoporosi, che potrebbe provocare brutte fratture.

L’organismo femminile presenta molteplici fattori di rischio che si manifestano differentemente con l’età. Per questo motivo il Ministero della Salute ha messo a disposizione un portale dedicato alla salute delle donne, in cui fornisce un calendario della prevenzione, suggerisce gli aspetti da tenere sotto controllo e gli esami a cui sottoporsi a ogni età.

Approfondimento 

Ecco quali controlli ed esami fare frequentemente come prevenzione per tutte le fasce d’età

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