Solo 3 minuti per preparare questo latte per intolleranti contro trigliceridi e colesterolo o intestino infiammato

latte di mandorla

Particolarmente gradito d’estate, il latte di mandorla può essere utilizzato in sostituzione del latte di mucca. Si presta infatti al consumo sia come bevanda fresca e dissetante d’estate, sia d’inverno, magari a colazione con l’aggiunta del caffè. Questo latte vegetale è indicato specialmente per chi è allergico al latte di origine animale o intollerante al lattosio.

Ottenerlo in casa è un gioco da ragazzi, giacché bastano solo 3 minuti per preparare questo latte per intolleranti contro trigliceridi e colesterolo o intestino infiammato.

I benefici di questa bevanda vegetale

Tra i macronutrienti della bevanda troviamo il calcio, utile a prevenire l’osteoporosi, poi il potassio, il fosforo e la vitamina B2, adatta al benessere della pelle. Inoltre è ricca di vitamina E (antiossidante) e di omega 6, perfetto per il sistema cardiocircolatorio e per ridurre trigliceridi e colesterolo.

Il latte di mandorla è ideale nel combattere la gastrite. Favorisce infatti la regolarità dell’intestino grazie ai contenuti in fibra, che aiutano la digestione e proteggono le pareti intestinali. È invece controindicato per chi è allergico al nichel o alla frutta secca.

Infine, è un eccellente sfiammante per l’intestino (soprattutto con il caldo), grazie al suo notevole apporto di magnesio.

La ricetta per fare a casa il latte di mandorla

Per la buona riuscita della bevanda, vanno rispettati due precisi rapporti tra gli ingredienti:

Vediamo adesso gli ingredienti:

  • 300 gr di mandorle con le pellicine;
  • 1.200 ml di acqua;
  • 100 gr di zucchero (facoltativo);
  • garza di cotone.

Procedimento

Prendiamo 600 ml di acqua e mettiamo in ammollo, per una notte intera, le mandorle con le pellicine, in modo da idratarle e ammorbidirle. Il giorno dopo togliamo la pellicina dalle mandorle con il solo uso delle dita, giacché essa verrà via molto facilmente.

Inseriamo in un mixer le mandorle, l’acqua utilizzata per ammorbidirle e lo zucchero. A seguire aggiungiamo i restanti 600 ml di acqua.

Per separare la parte liquida da quella solida, utilizziamo una garza di cotone. Quando avremo ricavato la parte liquida, strizziamo energicamente la garza usata, che nel frattempo ha trattenuto le componenti solide. In tal modo recupereremo ancora ulteriore latte rimasto tra i residui di mandorle.

Con il liquido appena ottenuto riempiamo una bottiglia di vetro, provvista di chiusura ermetica, e la poniamo in frigo. Questo latte va consumato entro i successivi quattro giorni.

Solo 3 minuti per preparare questo latte per intolleranti contro trigliceridi e colesterolo o intestino infiammato

Il residuo della preparazione del latte di mandorla è una polpa farinosa detta okara. Essa non va sprecata, in quanto può essere riutilizzata per preparare, torte, biscotti, impasti, frittelle.

Si può anche congelarla o essiccarla al sole o al forno. Il risultato finale sarà una sorta di farina speciale, facilmente conservabile in vasetti di vetro e usata all’occorrenza.

Approfondimento

Non solo la dieta ma anche l’acqua bevuta in orari giusti aiuta a dimagrire e sgonfiare.

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