Soldi sul conto corrente: a cosa bisogna fare attenzione

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Se si hanno soldi sul conto corrente a cosa bisogna fare attenzione? Il team di esperti che risponde alle vostre domande dirà anzitutto conviene evitare di considerare il conto come un cassetto segreto e sicuro. Per prima cosa non vi è alcunché di segreto sui risparmi che il correntista possiede perché le autorità fiscali possono effettuare controlli in qualunque momento. E in secondo luogo i soldi non sono del tutto al sicuro neanche quando decidiamo di depositarli presso un istituto bancario.

Alcuni risparmiatori verificano solo raramente la giacenza in deposito e spesso non sanno neanche a quanto ammontano le spese annue di gestione. Per cui vengono a sapere di costi e imposte sul conto solo quando ormai la banca ha effettuato il prelievo dal denaro in deposito. Se si lasciano soldi sul conto corrente: a cosa bisogna fare attenzione? Quali sono “I 3 principali rischi del versamento di soldi sul conto corrente”?

Soldi sul conto corrente: a cosa bisogna fare attenzione

Quando firmate il contratto bancario per l’apertura del conto corrente presso un istituto di credito dovete prestare attenzione all’ISC. Si tratta del cosiddetto Indicatore Sintetico di Costo che consente al risparmiatore di sapere anzitempo quali sono le condizioni economiche del contratto. Gli articoli 116 e 117 del Testo Unico Bancario statuiscono l’obbligo di fornire ai clienti informazioni esaustive e chiare sul costo dei prodotti finanziari.

Altro elemento che il risparmiatore non dovrebbe trascurare riguarda la giacenza di molta liquidità sul conto. Più soldi in deposito sul conto equivalgono a più costi di gestione. Il correntista che lascia una somma pari o superiore a 5000 euro deve pagare l’imposta di bollo che ammonta a 34,20 euro. Questo onere fiscale pesa sul patrimonio in deposito nella misura del 7 per mille e va ad aggiungersi al costo che alcune operazioni bancarie richiedono.

Di qui la convenienza di depositare sul conto meno di 5000 euro in modo da evitare il pagamento della tassa annuale.

Bisogna fare attenzione anche alla riduzione del potere di acquisto che deriva dall’inflazione. La somma di denaro che giace in deposito da 20 anni non vi consentirà né attualmente, né in futuro di acquistare la stessa quantità di beni e servizi. Ciò a causa dell’inevitabile perdita di valore che il denaro subisce nel corso del tempo.

Occorre prestare attenzione anche alle sorti finanziarie della banca a cui si sceglie di affidare la gestione dei propri risparmi. Ciò perché in caso di fallimento dell’istituto di credito sono i correntisti con una giacenza superiore ai 100.000 euro a rischiare dei prelievi forzosi.

Vi raccomandiamo infine di effettuare con molta prudenza anche le più consuete operazioni bancarie. Ciò perché l’Agenzia delle Entrate monitora il trasferimento di denaro per contenere il fenomeno dell’evasione fiscale e del riciclaggio di denaro sporco. State attenti pertanto alle somme di denaro che versate e che prelevate in modo da poter sempre giustificare la provenienza della liquidità con cui operate.

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