Soldi immediati a imprese e lavoratori: quanti ne stanno arrivando?

soldi

C’è urgente bisogno di soldi immediati a imprese e lavoratori: quanti ne stanno arrivando dopo 2 mesi di blocco totale? Molti meno di quelli che ci si sarebbe aspettato. La situazione economica è in crisi e ormai molte famiglie (di imprenditori e dipendenti) sono allo stremo delle forze e della liquidità. Vediamo qual è il punto della situazione tra chi ha ricevuto e chi no gli aiuti promessi dallo Stato.

Il sondaggio dei Consulenti del Lavoro

Riportiamo i dati del sondaggio   condotto dai Consulenti del Lavoro, Il ruolo delle banche nelle misure a sostegno di imprese e lavoratori. Quest’ultimo è stato attuato tra l’11 il 13 maggio scorso presso 1.300 professionisti iscritti all’Ordine. Dal report si legge che solo il 6% dei lavoratori ha incassato dalle banche l’anticipo Cig. Invece la percentuale per i prestiti garantiti dallo Stato al 100% che sono stati accolti e liquidati “sale” al 6,2%. Quest’ultimo dato fa riferimento alle richieste pervenute dal 17 marzo al 13 maggio al Fondo di Garanzia. In pratica solo 3.900 aziende sono state ristorate (mediante prestito garantito) a fronte di 165.000 domande pervenute. Dati allarmanti, che testimoniano le difficoltà operative e procedurali per ottenere gli aiuti al reddito e l’accesso ai prestiti previsti dal decreto Liquidità.

I ritardi nei prestiti alle imprese

Il prestito fino a 25mila euro si scontra con un iter (riconoscimento e accettazione delle domande) irto e complicato. Dal sondaggio balza il dato del 68,9% delle risposte che denota: 1) rallentamenti della fase istruttoria, 2) richiesta di molteplici documenti. Altre due percentuali, minoritarie ma comunque degne di nota, balzano agli occhi. Una è quella del 21,2% degli intervistati che ha segnalato di aver ricevuto la richiesta di apertura di un c/c presso l’istituto al quale si era rivolto. L’altra (18,6%) ha dichiarato invece di aver ricevuto la proposta di prodotti finanziari diversi da quelli contemplati dai decreti Cura Italia e Liquidità.

Le cause dei ritardi per l’anticipo Cig

Cosa dicono i dati del sondaggio in merito all’anticipo Cig da parte delle banche? Nel 51,9% dei casi i lavoratori lamentano ritardi delle banche nell’evasione della pratica. A seguire rimarcano (50,6%) l’eccesso di modulistica da inoltrare e lo scarso impegno degli istituti a imprimere efficacia alla misura (48,9%). Ad esempio il 78,2% degli intervistati ha lamentato il fatto che allo sportello abbiano chiesto anche la copia del “Modello SR41”. Al riguardo l’Abi si è espressa con una circolare (datata 23.04.2020) ritenendola non necessaria ai fini dell’erogazione. Ma il modello, redatto dal datore di lavoro e spedito all’Inps, è efficace solo dopo aver terminato l’iter regionale di autorizzazione della Cig. Quindi non stupisce che vi siano d’attendere in media 50 giorni tra inoltro della domanda e l’incasso della provvista.

Parola d’ordine: fare presto

Dunque, a che punto siamo con i soldi immediati a imprese e lavoratori: quanti ne stanno arrivando? Bisogna fare molto presto e molto meglio. Specie se si tiene conto di come altri Stati in Europa (tipo la Svizzera) hanno risolto il problema con iter e procedure molto più snelli. Altrimenti c’è il rischio che la criminalità s’infiltri nel tessuto sano dell’economia, come sottolineato dal Procuratore antimafia Cafiero De Raho. Lavoratori e imprenditori, ha dichiarato in sostanza, hanno bisogno di aiuti e sostegni concreti oggi. Qualunque perdita di tempo potrebbe risultare irredimibile e/o costare cara.

Consigliati per te