Soldi a pioggia ma non per tutti: ci sono gli scontenti

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Accontentare tutti è sempre difficile. Con la pubblicazione del decreto Rilancio le accuse al Governo si alzano da più parti. Soldi a pioggia ma non per tutti: ci sono gli scontenti come le imprese rappresentate dalla Confesercenti.

L’associazione che riunisce i venditori al dettaglio lamenta una poca attenzione al settore turistico e al commercio ambulante. Ritiene che le misure alle quali possono accedere le imprese sono per circa 12 miliardi, ben poco rispetto al totale di 55 miliardi di euro. Nel contempo Confesercenti prende atto del passo avanti nelle risorse e nel numero degli interventi a sostegno delle imprese ma rimangono a bocca asciutta gli operatori del settore turistico e il commercio ambulante.

Alcuni punti di Confesercenti sono stati recepiti

Per correttezza di informazione va chiarito che alcuni punti richiesti da Confesercenti sono stati recepiti dal Governo. Parliamo degli indennizzi a fondo perduto, ai sostegni per affitti commerciali, alla sanificazione. L’associazione voleva però un approccio ben diverso, con interventi di sostegno più mirati e non soldi a pioggia.

Credito di imposta per gli affitti commerciali

La preoccupazione di Confesercenti è il plafond stabilito per il credito di imposta per gli affitti commerciali: 1,3 miliardi di euro potrebbero non bastare per tutti.

La paura per il turismo

I due miliardi stanziati per il bonus vacanze servono a ben poco per dare respiro all’intero settore. Per dare effettivamente una mano alle imprese ricettive, alle agenzie di viaggi e agli altri operatori della filiera ci volevano misure più corpose e dirette.

Ambulanti costretti a pagare il suolo

Con forza Confesercenti ha chiesto di non far pagare le tasse e i canoni di occupazione del suolo pubblico ma purtroppo non c’è stato niente da fare. In questo caso solo un intervento diretto dei Comuni potrebbe alleviare la sofferenza del settore che ha continuato a pagare nonostante il fermo dell’attività.

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