Lo smart working, ormai si sa, non ha vincoli spaziali o di luogo. Lo si può praticare ovunque, basta avere una connessione Internet, meglio se a banda larga perchè possa sostenere videoconference e webinar. Oltre alle possibilità della “workation” in mete esotiche e a Roma, si fa avanti anche un’altra opportunità, più economica e bucolica: soggiornare gratis nei borghi italiani per lo smart working. Ovviamente, ciò sarà possibile non appena cesseranno le restrizioni di movimento per il contenimento della pandemia di Covid 19.
Dalla città al “Bleasure”
Già prima della pandemia l’idea della fuga dalla città per trasferirsi in un contesto più a contatto con la natura stuzzicava molti. Oggi questa tendenza si è molto accentuata e lo smartworking rende più a portata di mano il cambio di domicilio. I borghi diventato così la combinazione ideale tra smart working e fine living, con l’evoluzione del concetto di “Bleasure” che lega business e pleasure, lavoro e piacere. Se prima si cercava di prolungare la trasferta di lavoro attaccando un giorno o due di vacanza, ora si viaggia portando con sé il PC. A offrire la possibilità di soggiornare gratis nei borghi italiani per lo smart working è “Borgo Office”.
Si tratta di una piattaforma che seleziona aziende agricole nei vari borghi d’Italia disponibili a ospitare gratuitamente gli smart workers. In cambio, se si vuole, si può acquistare un cestino coi prodotti dell’azienda, tra i diversi proposti, per sostenerla nella sua attività. In più, si può partecipare a escursioni, corsi di cucina e altre esperienze sul territorio (a pagamento) proposte per il tempo libero. Si crea in questo modo un modello win-win-win tra i nomadi digitali, le aziende agricole e i borghi che si ripopolano. Da Canelli, tra le colline di Langhe-Roero e Monferrato in Piemonte, a Sambuca, tra Palermo, Agrigento e Trapani, sono 23 i borghi che finora hanno aderito al progetto. Basta andare sul sito, scegliere la località e richiedere la disponibilità per date e numero di partecipanti.
