Siete mai stati in un albergo diffuso?

caciocavallo

Siete mai stati in un albergo diffuso? Il Molise esiste, ora ne abbiamo le prove. Al di là delle battute, partiremo alla sua scoperta passando da uno dei borghi più belli per assaporare un prodotto doc.

Ci troviamo sul dorso dell’Appenino centrale, ad un’altitudine di circa ottocento metri sul livello del mare. Nella provincia di Isernia, il piccolo comune di Frosolone ci sta aspettando per essere visitato. Qualcuno, ancor prima dell’arrivo dei romani, si era insediato da quelle parti. Forse furono proprio i Sanniti, acerrimi nemici di Roma, a costruire le mura megalitiche i cui resti sono ancor oggi visibili. Anche i Longobardi prima e i Normanni poi decisero di stabilirvisi.

Il motivo? Il caciocavallo

Gli abbondanti prati verdi che circondano il suo territorio ospitano da sempre il pascolo degli ovini e dei bovini.

Sarà forse questo il segreto del caciocavallo prodotto a Frosolone? Il caciocavallo è un formaggio di origine vaccina tipico del Molise. Caratterizzato dal profumo intenso, questa delizia può essere più dolce, se meno stagionata, o piccante se lasciata stagionare a lungo.

Siete mai stati in un albergo diffuso?

Il comune di Frosolone ha adottato da tempo una forma di turismo molto particolare e di moda, quella dell’albergo diffuso.

Con questi termini si indica una particolare forma struttura ricettiva: in diverse parti della città o presso diversi comuni, la gestione alberghiera è centralizzata e diffusa. I servizi che un albergo diffuso può erogare sono di altissima qualità. Una delle condizioni necessarie per allestire un albergo diffuso è la presenza di una comunità viva, in grado di ospitare e interagire con i turisti. L’accoglienza prima di tutto.

Cambiano le abitudini dei turisti

Adottando la formula dell’albergo diffuso, Frosolone ha infatti ammodernato il suo modo di fare turismo, aprendosi al cambiamento. Col tempo, si sono trasformate, infatti, anche le necessità di turisti e viaggiatori. A Frosolone, alcuni alloggi dell’albergo diffuso trovano posto presso antichi edifici recuperati e adattati alle esigenze di villeggiatura. Storia, tradizione, enogastronomia e accoglienza. Sono questi gli elementi che accompagnano la nostra visita.

Lasciamo a voi la scoperta del borgo

Un consiglio? Partite da piazza Alessandro Volta, facilmente individuabile dalla presenza della fontana nota con il nome “Fonte Grossa”. Realizzata interamente in pietra calcarea, è caratterizzata dalla presenza di alcune maschere a forma di testa di leone. La statua di un pastore ricorda l’origine del borgo: terra di pascoli e allevamenti, dove il formaggio ricopre un ruolo essenziale nelle abitudini culinarie locali.

Siete mai stati in un albergo diffuso? Io penso che quest’estate un giretto lo farete!

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