Tutti parlano di quotazioni dell’oro a 3.000 dollari, del bene rifugio per eccellenza cui tutti si dirigeranno in caso di crisi. Ma siamo proprio sicuri che l’oro sia destinato a segnare nuovi massimi?
La domanda è legittima andando a guardare in dettaglio i movimenti delle ultime settimane e i livelli chiave sui differenti time frame.
Siamo proprio sicuri che l’oro sia destinato a segnare nuovi massimi? Le indicazioni dell’analisi grafica e previsionale
L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 28 agosto in rialzo del 2,19% rispetto alla seduta precedente a quota 1.974,9 dollari.
La chiusura del 28 agosto è stata la più alta da 7 sedute a questa parte, per cui potremmo attenderci una svolta rialzista che si concretizzerebbe nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 2.001,34 dollari. In questo caso le quotazioni si dirigerebbero verso il primo obiettivo di prezzo in area 2.050,58 dollari. Gli ulteriori obiettivi rialzisti sono indicati in figura.
I ribassisti potrebbero riprendere il sopravvento qualora ci fosse una chiusura giornaliera inferiore a 1.965,65 dollari.
Lo scenario di medio/lungo periodo
Il segnale preoccupante che le quotazioni avevano dato sul settimanale alla chiusura del 21 agosto è stato confermato. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno confermato la rottura al ribasso del forte supporto in area 2.015,85 dollari. Al momento, quindi, le quotazioni sono ingabbiate all’interno del trading range 1.893,16 – 2.015,85 dollari. Solo la rottura in chiusura di settimana di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni,
Sul mensile monitorare la tenuta in chiusura mensile di area 1.872 dollari. Fino a quando questo supporto resisterà rimane in piedi lo scenario che vede l’oro raggiungere obiettivi in area 2.600 dollari. In caso contrario le quotazioni accelererebbero al ribasso.
Per la chiusura di agosto, quindi, monitorare con attenzione i livelli 1.872.58 e 2.009,87 dollari.
Approfondimento
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