Si può chiedere un prestito con il reddito di cittadinanza?

Si può chiedere un prestito con il reddito di cittadinanza

Dovesse profilarsi il bisogno di chiedere un prestito, chi percepisce il reddito di cittadinanza può avanzarne richiesta? Il contributo finanziario stanziato mensilmente dal governo ed erogato dall’Inps previo accertamento dei requisiti necessari, rappresenta garanzia sufficiente per la richiesta di un finanziamento? L’eventualità che il diritto al reddito di cittadinanza venga sospeso o decada non potrebbe forse giocare a sfavore del postulante? Del resto, l’omessa presentazione dell’aggiornamento Isee 2020 ha già determinato la mancata ricarica della card per alcuni percettori nel mese di febbraio. Parimenti potrebbe decadere il diritto al sussidio statale a seguito di un avvenuto miglioramento delle condizioni reddituali del percettore. Alla luce di queste variabili è lecito domandarsi se si può chiedere un prestito con il reddito di cittadinanza.

Sospensione o decadenza del RdC

Il reddito di cittadinanza si configura come un sostegno economico che mensilmente le casse statali erogano all’indirizzo delle fasce reddituali più basse. L’intento delle misure governative non coincide unicamente con l’importo corrisposto sulla card, ma contempla anche iniziative finalizzate all’inserimento occupazionale. Da ciò discende per logica che il contributo governativo non avrà più erogazione  allorquando il beneficiario avrà ottenuto un’attività lavorativa remunerata o avrà riottenuto il posto di lavoro. Il reddito di cittadinanza non si configura quindi come una retribuzione garantita vita natural durante, quanto piuttosto come un sostengo temporaneo.

Si può chiedere un prestito con il reddito di cittadinanza?

Altra circostanza da non trascurare riguarda l’impossibilità, da parte di eventuali creditori, di procedere con il pignoramento del sussidio. La normativa che disciplina l’assegnazione del reddito di cittadinanza non affronta in maniera chiara ed inequivocabile la questione del pignoramento dei beni. Tuttavia il Codice di procedura civile statuisce il divieto di pignorare beni alimentari, sussidi di maternità o di invalidità e altre agevolazioni agli indigenti.

Risulta plausibile che, in presenza di una situazione debitoria, il creditore difficilmente potrebbe avanzare pretese di risarcimento e ottenere risultati positivi. Per quanto si possa obiettare che anche ai disoccupati talora si concedono in prestito modiche somme di denaro. Tale circostanza potrebbe darsi anche per i percettori del reddito di cittadinanza, tuttavia si conferma essere un’ipotesi che non assicura alcuna certezza.

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