Si può annullare una donazione o revocarla definitivamente?

risparmiatore

Capita talvolta che un moto spontaneo di generosità porti il risparmiatore ad effettuare una donazione verso una persona cara o un familiare. A tale gesto, in talune circostanze, potrebbe subentrare un ripensamento per le più differenti ragioni. Oppure, il donante ha compiuto tale azione non trovandosi nel pieno della propria consapevolezza. In casi simili, si può annullare una donazione o revocarla definitivamente? Insieme ai Tecnici di ProiezionidiBorsa spieghiamo cosa prevede la normativa al riguardo e come fare per tornare indietro alla decisione presa.

Quando si può realizzare una donazione

L’atto di donazione si configura come tale quando in esso è presente un certo spirito di liberale arricchimento della persona a cui si rivolge. Questo è quanto stabilisce l’articolo 769 del codice civile circa tale tipo di contratto. Tale azione si accompagna spesso ad un atto formale che avviene nella generalità dei casi in presenza di un notaio. Una domanda che spesso ci si pone, tuttavia, riguarda la possibilità di ripensamento. Si può annullare una donazione o revocarla definitivamente? La risposta a questo interrogativo può essere affermativa se si presentano delle circostanze specifiche che analizzeremo di seguito.

Quanti tipi di donazione esistono

Generalmente, è possibile distinguere due differenti tipologie di donazione. La prima è quella di modico valore, la seconda invece riguarda donazioni di non modico valore, ossia donazioni di una certa entità. Nel primo caso, non occorre un atto formale in presenza di un notaio. Immaginiamo il caso di uno zio che acquista uno smartphone al proprio nipote ad esempio. Per le donazioni di non modico valore, invece, si richiede la formalità di un atto giuridico. Da queste indicazioni, è facilmente intuibile la differenza che potrebbe intercorrere tra le due casistiche relativamente all’annullamento o revoca.

Quando si può annullare una donazione o revocarla definitivamente

In prima battuta, è bene specificare che nullità, relativa ai vizi di forma, e revoca di una donazione non sono la stessa cosa. Si parla di donazione nulla quando l’atto risulta viziato nella forma. Di annullamento della donazione se il vizio è nella sostanza. Mentre l’impugnazione della donazione nulla la può effettuare chiunque abbia diritti sull’oggetto e in qualsiasi momento, l’annullamento è eseguibile nell’arco massimo di 5 anni.

Ora, considerando le due diverse tipologie di donazione, nel caso di una donazione di modico valore, come si procede? Tenendo conto che essa non si sostanzia di un atto formale, il suo annullamento potrebbe risultare difficile. Una eccezione potrebbe rappresentare i vizi di sostanza come ad esempio il caso in cui essa avvenga in un momento di infermità mentale del donante. Tale circostanza dovrà essere naturalmente opportunamente dimostrata.

Nel caso di donazioni di non modico valore, invece, l’annullamento è possibile per vizi di forma o di sostanza. Qualsiasi sia il vizio che si riscontra, è bene sapere che in tale circostanza l’annullamento si può richiedere solo facendo causa al donante. La revoca della donazione si ottiene, invece, quando si verificano due specifiche condizioni: indegnità o ingratitudine riscontrata nel donatario; oppure, qualora si accerti la sopravvivenza di figli del donante di cui egli non era a conoscenza. Ecco i principali casi in cui si può annullare una donazione o revocarla definitivamente.

Approfondimento

I soldi depositati sul conto corrente cointestato equivalgono ad una donazione?

Consigliati per te