Si può andare in pensione anticipata INPS e lavorare per conto proprio?

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Sono molti i pensionati che dopo il collocamento in quiescenza desiderano mantenere attive le proprie giornate con un nuovo impiego. Tale esigenza diviene ancora più forte se l’uscita dal mondo del lavoro avviene in maniera anticipata. C’è allora chi svolge lavori saltuari per hobby o passione e chi, invece, intraprende una nova impresa o attività. È possibile che il lavoro dei sogni diventi una realtà realizzabile proprio all’approssimarsi della terza età. Ebbene, in questi casi vien da chiedersi se si può andare in pensione anticipata INPS e lavorare per conto proprio. Con l’aiuto dei Tecnici di ProiezionidiBorsa vedremo quali sono i vincoli che l’attuale normativa impone in base al trattamento previdenziale.

Quali sono ad oggi le forme di uscita anticipata dal mondo del lavoro

Allo stato attuale, le principali forme di collocamento in quiescenza anticipato sono le seguenti: la pensione anticipata ordinaria, quella per lavoratori precoci, la Quota 100 e le pensioni di anzianità con Opzione donna o con le casse professionali. Ognuno di questi trattamenti include dei vincoli specifici che bisogna rispettare per non rischiare delle decurtazioni sull’assegno mensile. Una premessa doverosa da fare riguarda proprio dei vincoli che pone l’IStituto di Previdenza Sociale.

Difatti, l’INPS non liquida la pensione ai lavoratori dipendenti se prima non cessano definitivamente l’attività lavorativa. Il medesimo obbligo non si pone per i lavoratori autonomi o i parasubordinati per il momento. Questo significa che, in alcuni casi, si dovrà attendere il pensionamento per aprire eventualmente un’attività propria. A tal riguardo, è possibile leggere la guida relativa all’apertura di una Partita IVA per i pensionati che è consultabile qui. Fatte queste premesse, è bene anche fare i conti con le trattenute sull’assegno previdenziale in base al tipo di attività che si desidera svolgere.

Si può andare in pensione anticipata INPS e lavorare per conto proprio?

Opportunità e limiti

Per quanto riguarda la pensione anticipata ordinaria, che si riceva in regime di cumulo o che derivi da lavoro dipendente, non ci sono decurtazioni previste. Chi va in pensione anticipata con questa sistema non subisce neanche una sospensione del trattamento in caso di avvio di un nuovo lavoro. La stessa regola è applicabile nei casi di pensionamento anticipato con Opzione donna o agli addetti ai lavori usuranti.

A tal riguardo, perché sia possibile cumulare i redditi da lavoro con la pensione si deve far riferimento al trattamento interamente contributivo. Tale regola è valida a condizione che l’interessato abbia compiuto almeno 65 anni se uomo o 60 anni se donna. Inoltre, egli deve dimostrare di possedere almeno 40 anni di contributi versati o almeno 35 anni di contributi con 61 di età.

Come funziona per Quota 100

Diverso è invece il caso di Quota 100. Si può andare in pensione anticipata INPS e lavorare per conto proprio se si aderisce a Quota 100? Qui la risposta purtroppo è negativa almeno fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia ordinaria. In tale arco di tempo è consentita solo un’occupazione occasionale che non superi il limite annuo di 5 mila euro. Queste le principali informazioni che riguardano i collocamenti in quiescenza anticipati e l’avvio di nuove attività.

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